NAPOLI – I lavori grazie ai fondi Unesco sono terminati un paio di anni fa ma il recupero delle Torri Aragonesi di Porta Capuana, una delle più antiche porte d’ingresso alla città, non è bastato a tenere fuori il degrado.
Infatti, l’intera area continua ad essere colonizzata giorno e notte da gruppi di clochard e da tossicodipendenti che, incuranti della presenza dei passanti, consumano in tutta tranquillità droga a qualsiasi ora del giorno e della notte. Così l’antica porta viene “protetta” da un fossato di monnezza, di abiti dimessi, consulenti e logori, siringhe e tutto quello che una discarica abusiva può attirare.
“Sono un abitante di porta Capuana dopo dieci anni siamo ancora in queste condizioni” – racconta un residente che si è rivolto al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli-“ ci siamo rivolti a tutti ma nessuno ha potuto o voluto aiutarci a risolvere questo grosso problema che negli ultimi tempi si è aggravato perché i tossicodipendenti hanno approfittato di un varco lasciato aperto dall’impresa che ha fatto i lavori del muro di cinta e della chiesa adiacente.”
“Un problema non solo di decoro pubblicò ma anche di sicurezza e di igiene”- dichiara Borrelli- “Sono anni che i cittadini chiedono aiuto e manifestano l’urgenza di far presidiare la zona, sono anni che noi lanciamo l’allarme che continua a restare inascoltato. Bisogna innanzitutto bonificare l’area ma poi occorre intervenire con continuità e determinazione liberando la zona dal degrado. Ricordiamo che si tratta di una zona dove ci sono i maggiori itinerari turistici della città ma in questo modo l’unico spettacolo offerto ai visitatori sarà quello della decadenza e della vergogna.”