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Presentazione della ricerca “I Giovani incontrano la Costituzione”

NAPOLI – Nel pomeriggio di ieri, presso il Palazzo di Governo, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, e la delegazione della Campania dell’Associazione dei Cavalieri di Gran Croce, hanno presentato la ricerca “I Giovani incontrano la Costituzione”.
Diversi i qualificati interventi succedutisi nel corso del dibattito.
La dottoressa Maria Rosaria San Giorgio, Giudice della Corte Costituzionale, ha espresso apprezzamento per il lavoro di ricerca svolto dall’Associazione, evidenziando come anche la Corte Costituzionale abbia avviato un’ iniziativa per diffondere la conoscenza della Carta costituzionale ed, in particolare, il principio di dignità e di sviluppo della persona umana, attraverso un ciclo di incontri dedicati con i ragazzi. Nello specifico, l’attenzione è stata incentrata sulla presa di coscienza del fatto che la Costituzione traccia anche nuovi diritti, come quello all’ambiente, che ai giorni nostri assume particolare rilievo. Infine la professoressa San Giorgio si è rivolta alle scolaresche presenti, sottolineando l’importanza dell’instaurazione di un dialogo con le istituzioni ed evidenziando come il principio di legalità costituzionale trovi riscontro nel diritto sportivo, basato sull’inclusione, l’integrazione ed il rispetto delle regole.
Claudio Gorelli, Presidente Nazionale dell’ Associazione Cavalieri di Gran Croce, Luigi Di Mauro, Delegato Campania e Giuseppe Roma Presidente RUR Rete Urbana delle Rappresentanze hanno sintetizzato i risultati della ricerca svolta dall’Associazione sul grado di conoscenza della Costituzione Italiana da parte dei giovani, con specifico riferimento alla congruenza dei loro valori e comportamenti rispetto ai principi costituzionali.
riflessione sul tema e sul programma -almeno per le linee generali- che la Delegazione, in sintonia con la sede nazionale, intende attuare.
Il Cav. Luigi Di Mauro, ha sottolineato l’opportunità per riflettere sulla conoscenza che hanno i giovani della Costituzione e dunque sui principi fondamentali su cui si fonda il nostro Stato, ma anche sul ruolo cruciale che i giovani possano avere nel plasmare il futuro della nostra nazione attraverso l’applicazione di questi principi.

La Costituzione non è soltanto un documento giuridico: è il pilastro della nostra democrazia, il tessuto che ci unisce come società e ci guida verso un futuro più equo e solidale. È un’attestazione dei valori fondamentali che ci definiscono come nazione: giustizia, uguaglianza, libertà e solidarietà. Eppure, la Costituzione è molto più di una serie di articoli e clausole: è un impegno morale verso la nostra comunità e verso noi stessi.
Dev’essere un richiamo alla partecipazione attiva nella vita pubblica e al rispetto per la diversità e l’inclusione: è un promemoria del nostro dovere di proteggere i più vulnerabili e di difendere i valori democratici in ogni contesto.
Quanto detto è particolarmente importante per i giovani, poiché siano i futuri leader e cittadini di questo Paese. Le nostre azioni e le nostre scelte influenzeranno il corso della storia e la direzione del nostro Paese per gli anni a venire. Pertanto, è nostro dovere educarci, impegnarci attivamente nella politica e nella società e lavorare per un cambiamento positivo.
Abbiamo l’opportunità di essere pionieri di un nuovo modo di fare politica e di governo, un modo che sia basato sull’integrità, sulla trasparenza e sull’empatia. Dobbiamo sfidare l’apatia e il cinismo che, spesso, permeano la nostra società e incoraggiare una cultura di impegno civico e partecipazione attiva.
La professoressa Giovanna De Minico, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università Federico II di Napoli, ha delineato i caratteri della Costituzione Repubblicana, costituzione moderna, aperta, rigida nella forma ma flessibile nel contenuto che consente di rispondere alle esigenze che, nel corso del tempo, emergono di pari passo con il progredire del nostro ordinamento. La Carta Fondamentale, per la sua natura di Carta “vivente”, rappresenta un baluardo di tutela per i rischi relativi alla privacy, connessi alla circolazione dei dati, nonché per le sfide poste dall’intelligenza artificiale con riguardo all’uso massiccio delle nuove tecnologie.
Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha concluso il convegno rimarcando il ruolo della Costituzione come strumento formativo di una coscienza civica. Ha evidenziato altresì la modernità della Carta Costituzionale, ventaglio aperto di valori e principi in grado di adattarsi, nei limiti sanciti, alle continue sollecitazioni della realtà sociale e agli innumerevoli bisogni della collettività. La Carta Costituzionale deve divenire patrimonio di ogni cittadino per incrementare la consapevolezza dei principi e dei valori in essa contenuti. La conoscenza della Costituzione contribuisce, inoltre, alla promozione dei valori di uguaglianza e giustizia sociale tra i giovani i quali sono essenziali per garantire un futuro democratico e prospero per tutti i cittadini che devono sentirsi protagonisti della comunità.
Hanno presenziato all’evento anche il Prefetto Bruno Frattasi, Direttore Generale Agenzia per la cyber sicurezza nazionale, dei componenti C.D.A. dell’Associazione e del Prof. Raffaele Perrone Donnorso, Presidente dell’Associazione Nazionale Primari Ospedalieri nonchè le rappresentanze del Liceo Scientifico “Tito Lucrezio Caro” di Napoli e del Liceo Statale “Braucci” di Caivano. Durante la manifestazione sono stati eseguite brani musicali dall’ Ensamble del Teatro S. Carlo di Napoli.

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