CASAVATORE – Pestato a sangue e lasciato ferito sotto il portone di casa.
E’ la drammatica ritorsione che ha subito un professore di Casalnuovo, comune a Nord di Napoli, per aver sgridato in classe alcuni studenti.
Stando al racconto fornito agli inquirenti, l’uomo, nel pomeriggio del 17 febbraio, sarebbe stato invitato a scendere dopo che alcune persone avevano suonato al suo citofono.
Aperto il portone, il branco lo ha aggredito senza lasciargli scampo.
Sul suo profilo Facebook il racconto di quei momenti interminabili: “Ancora una volta, oggi, si è verificata un’aggressione a danno di un docente…e mi fa ancora più rabbia e spavento il fatto che tale aggressione sia accaduta a Casavatore e che quel docente sia io.
Da anni ho cercato di lavorare nel settore spettacolo ma visto il poco lavoro degli ultimi tempi ho deciso di sfruttare la mia laurea e fare qualche supplenza su Napoli e provincia.
Ed ho insegnato in varie scuole per brevi supplenze, ricevendo elogi da docenti, presidi e alunni per il lavoro svolto.
Negli ultimi 4 giorni ho svolto una supplenza breve, con scadenza oggi, nella scuola media della mia zona. Pensavo di essere stato fortunato!
Non è stato così.
Stamane (ndr. 17 febbraio) ho richiamato un’intera classe, una prima media, all’ordine, dal momento che facevano chiasso disturbando di continuo la lezione.
Nel pomeriggio (nrd.17 febbraio), alle ore 16, mi hanno citofonato dei tizi dichiarandosi come miei amici.
Conoscevano il codice del mio citofono e persino il mio nome. Scendo.
Mi chiedono se io insegnassi alla De Curtis.
Dico loro che ho svolto solo un breve supplenza, non sono docente di ruolo e ho chiesto loro chi fossero.
Erano in 5. Età fra 40 e 50 anni.
Pieno pomeriggio. Viso scoperto. Non mi hanno dato tempo di fare altre domande che subito mi hanno aggredito verbalmente e fisicamente.
Sul portone del palazzo ancora si vedono macchie del mio sangue.
Ho chiamato i carabinieri e fatto denuncia Da loro è stata chiamata un’ambulanza che mi ha portato in ospedale.
Per fortuna nulla di estremamente grave. Qualche cura da fare e 7 giorni di riposo.
Tanta paura per me e soprattutto per mia mamma. E per fortuna che non erano armati: avrebbero potuto fare di peggio.
Ho sempre pensato che la rovina dei figli sono proprio i genitori…ed è così.
Ne resto deluso e schifato. Tuttavia voglio addormentarmi con la speranza che domani sia un giorno migliore fatto sempre di legalità e che il marcio che si insidia anche nelle scuole possa svanire presto.