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Pronto, nonna? Sono tuo nipote, hanno arrestato mamma: ennesima truffa ad un’anziana di Pianura

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PIANURA – La tecnica è ormai consolidata. Un complice si finge al telefono parente della vittima designata (di cui si sono prese informazioni o scelta caso lanciando la rete nel mucchio), l’altro si reca presso l’abitazione dell’obiettivo per ritirare contanti o gioielli che servirebbero a tirare fuori dai guai il presunto familiare della vittima.

Ormai le truffe agli anziani diventano sempre più frequenti e sofisticate. L‘ultima vittima è una donna di Pianura la quale dopo aver ricevuto una telefonata da un sedicente nipote, che spiegava come sua mamma fosse stata arrestata per non aver pagato una fornitura di computer e che servivano 5 mila euro per liberarla, si è vista arrivava a casa sua un 30enne con il volto camuffato tramite coppola ed occhiali scuri da sole che si è fatto consegnare gioielli e preziosi (invece dei contanti che la donna non aveva) per “far scarcerare la figlia”. Una vicenda simile era successa a Fuorigrotta all’avvocato ed esponente politico Marcello Lala qualche giorno fa.

Ovviamente non è mai avvenuto alcun arresto, come ha verificato la stessa donna dopo che lo sconosciuto le era piombato in casa e se ne era andato via pochi minuti dopo avendo conquistato il bottino.

Il figlio della donna vittima della truffa, dopo aver sporto regolare denuncia ai carabinieri, si è rivolto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli: “Questo è il delinquente che ha derubato mia mamma, una povera donna indifesa ed anziana che da anni vive di stenti. Questi farabutti debbono essere fermati e per questo vorrei venisse divulgato il video, per far sì che altre povere persone non facciano lo stesso di mia mamma che ora sta molto male per quanto accaduto.”

“Quello che le Istituzioni possono fare per contrastare il fenomeno è mettere in atto un piano di prevenzione che deve prendere soprattutto una chiara e corretta informazione alle potenziali vittime.  Bisogna fornire una sorta di vademecum organizzando magari dei comizi e dei libretti da distribuire.

L’altro passo è quello di prevedere condanne molto severe per chi viene pizzicato a mettere in atto una truffa. È gente senza scrupoli.

 

Rivolgiamo un appello: prima di fare qualsiasi cosa, contattate sempre i familiari dal vostro telefono e non vi fidate mai degli estranei né delle voci al cellulare se non provengono da numeri a voi conosciuti.”- queste le parole di Borrelli

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