NAPOLI – “Sulla rampa di accesso al Pronto soccorso dell’ospedale del Mare c’erano 15 ambulanze in fila , tutte di enti privati, e una trentina di operatori all’ingresso del P.S. alla ricerca di pazienti da trasportare. La logica conseguenza di questa situazione inverosimile è la ressa continua tra operatori per chi deve prendere in carico gli ammalati.
Si tratta di una chiara mossa delle aziende per mostrare i muscoli all’azienda ospedaliera, per far capire chi ‘comanda’ in quel nosocomio.
L’obiettivo è quello di prendere in mano i servizi dell’ospedale, attraverso la compiacenza delle fonti vettoriali come le guardie giurate, gli infermieri, e gli amministrativi”. La denuncia è di Guido Bourelly, del Gruppo Bourelly per i servizi di ambulanze, che sottolinea come questo accada sempre più spesso in molti ospedali campani.
“Una situazione vergognosa che abbiamo più volte denunciato e per la quale abbiamo proposto sistemi di digitalizzazione che ponessero fine a questo sconcio. In questo modo avrebbero accesso agli ospedali solo gli accreditati che hanno licenze, convenzioni pubbliche o provengono da strutture accreditate e solo per servizi di emergenza”.
“Le autoambulanze svolgono servizi di emergenza sanitaria, non possono essere in alcun modo utilizzate come taxi.
Quello che sta accadendo all’interno di molti ospedali è fuori dalle regole e deve essere immediatamente riportato nell’ambito della legalità. Le immagini delle ambulanze all’esterno dell’ospedale del Mare sono un’offesa all’intero sistema sanitario campano.
Sono altresì preoccupato che dietro questi comportamenti vi sia la lunga mano della criminalità organizzata che vuole imporsi per i servizi di quell’ospedale. Noi non lo consentiremo. Porterò avanti in Commissione sanità la battaglia per affermare sistemi di gestione dei servizi sanitari moderni, digitali e, soprattutto, trasparenti”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Sanità.