PORTICI – Restano critiche le condizioni del bambino arrivato con profonde e gravissime ustioni sul 16% del corpo all’Ospedale Santobono di Napoli.
I medici lo hanno sedato e hanno provato in queste ore a porre rimedio alla follia della madre che a quanto pare lo avrebbe lavato con la candeggina.
Ieri è stato convalidato il fermo del padre Concetto Bocchetti rinchiuso a Poggioreale, mentre la donna Alessandra Terracciano, affetta da seri problemi psichiatrici è ricoverata all’Ospedale del Mare.
Le indagini condotte dai carabinieri coordinate dal procuratore di Napoli Francesca De Renzis e dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone hanno appurato che il neonato non era stato registrato dopo il parto avvenuto in casa, i genitori avevano timore che gli fosse sottratto come accaduto la scorsa estate per i due figli più grandi a causa dei problemi di salute della donna, che non è in grado di accudire la prole.
Intanto un’atto di sciacallaggio è stato perpetuato da ignoti sulla triste storia del neonato.
Nelle ultime ore sono infatti partite raccolte fondi non autorizzate e probabilmente a opera di truffatori e speculatori.
Il consigliere regionale dei verdi Francesco Borrelli ha fatto sapere che le cure saranno pagate da parte della Regione Campania.
“Fanno bene i carabinieri a indagare su questa vicenda per capire come sia stato possibile permettere a dei soggetti simili di poter mettere al mondo un bambino in questo modo dopo già i numerosi precedenti e cosa non abbia funzionato nella filiera istituzionale delle responsabilità.
Il direttore generale dell’ospedale Santobono – Pausilipon ci ha riferito che le condizioni del neonato sono ancora molto gravi, è ancora in pericolo di vita.
Si sta facendo di tutto per potergli salvare la vita ma al momento la situazione è estremamente delicata.
Ora possiamo solo sperare per il meglio e affidarci alla bravura dei medici dell’ospedale che lo stanno seguendo con straordinaria attenzione.
Faccio mio l’appello dei medici del Santobono alla magistratura per permettergli, qualora la donna sia in condizione di parlare, di interrogare la mamma del bambino per poter capire meglio la genesi delle lesioni e ustioni, in questo modo si potrà agire meglio per curare il piccolo ”.
Le parole del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.