Ieri sera, un 50enne di Gragnano, dipendente di una ditta di smaltimento rifiuti di Sant’Antonio Abate, è morto durante un turno di lavoro.
Secondo una prima ricostruzione ancora da verificare, il 50enne sarebbe rimasto incastrato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore della linea di lavoro.
L’area è stata sequestrata.
Indagini in corso dei carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata con la collaborazione del NIL di Napoli e dell’ASL di Napoli. La vittima è Nicola Sicignano, Vico Equense il 10.03.1974 res a Gragnano
Morte operaio. Cisl Napoli E Fit Cisl: occorre un piano condiviso per fermare queste stragi
“Ancora un lavoratore che oggi non farà rientro a casa. Si continua a morire nei luoghi di lavoro perché occorre fare di più su formazione e prevenzione”. E’ quanto sostengono i segretari generali della Cisl Napoli Melicia Comberiati e della Fit Cisl Campania Massimo Aversa. “A livello locale la Cisl di Napoli dopo la sottoscrizione del Protocollo Sicurezza con il Comune di Napoli ha lavorato intensamente per far approvare la delibera di iniziativa consiliare che istituisce l’Osservatorio Sicurezza e Salute del Comune di Napoli per contrastare gli incidenti e le morti bianche sul lavoro e che sarà composto da rappresentanti istituzionali, sindacati, ordini professionali, enti ispettivi, Asl e associazioni di categoria. Troppo spesso la sicurezza sul lavoro è considerata un costo anziché un diritto fondamentale e i dati in crescita confermano questa realtà. Per questo – concludono Comberiati e Aversa – ribadiamo la necessità di un piano nazionale condiviso da forze sociali, imprese ed istituzioni che blocchi questa strage e metta al primo posto investimenti in formazione obbligatoria, controlli e investimenti concreti in tecnologie che possano prevenire gli incidenti”.