SANT’ANTONIO ABATE – Non ha versato le ritenute ai propri dipendenti, un condotta illecita che oltre al risparmio di imposta ha consentito ad una società di Sant’Antonio Abate (Napoli), operante nel settore della raccolta di rifiuti, di collocarsi sul mercato in una posizione di rilievo provocando, così, effetti distorsivi sulla concorrenza.
Per tutto questo è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni del valore di 1.2 milioni di euro.
A carico della società e del suo rappresentante legale sono stati sequestrati 368.692 euro di somme liquide giacenti su diversi conti correnti e tre immobili (di cui due box ed un appartamento) per il valore stimato di oltre 150mila euro.
Il provvedimento è scattato dopo accertamenti di natura economica-finanziaria svolti dalla compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia su delega della Procura di Torre Annunziata.