Museo-di-Capodimonte

NAPOLI – Eike Schmidt ha sciolto le riserve. Farà sì il capo dell’opposizione nella giunta comunale di Firenze, dove si era candidato come sindaco, ma non rinuncerà all’incarico di direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, carica che ricopre dallo scorso gennaio salvo poi mettersi in aspettativa tre mesi dopo per la campagna elettorale.

 

“Si vede che è uno che ci tiene a mantenere gli impegni presi. Cioè quello di legarsi alla poltrona, anzi alle poltrone.

Certo la legge lo consente, ma il buon senso e l’onestà intellettuale, invece, no. Esistono dei limiti, dei paletti che uno dovrebbe autoimporsi.  La doppia poltrona, e quindi il doppio stipendio, fanno gola a chi si si smuove soltanto per i propri interessi ma ricoprire due cariche in due sedi che si trovano l’una dall’altra a chilometri di distanza, e un paio di ore di viaggio con l’Alta Velocità, è incompatibile con una sana e corretta gestione di entrambe. Capodimonte in primis dato che necessita di presenza e interventi costanti anche a causa di una situazione disastrosa, sua stessa eredità dato che si era messo in aspettativa per fare campagna elettorale. Il patrimonio monumentale e ambientale di Napoli non può essere trattato in questo modo. Ad oggi questo super poltronista ha creato già molti problemi e danni.

Ripeto, scelga cosa fare, ma il doppio incarico in città diverse, e così distanti geograficamente, è inaccettabile sia per Napoli che per Firenze.

E poi qui ancora aspettiamo le scuse per le offese a Torre del greco. Già i napoletani mal sopportano chi si aggrappa alle poltrone ma alla pazienza c’è un limite, ed è stato abbondantemente oltrepassato. ”-queste le parole del deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

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