Tre mesi d’indagine per mandare all’aria un sistema per frodare il fisco italiano. Una truffa scoperta dalle fiamme gialle in provincia di Napoli.

Il sistema individuato era quello delle cosiddette “partite Iva apri e chiudi”, utilizzate per commettere frodi a danno delle casse dello stato: la Guardia di Finanza di Napoli ha chiesto all’agenzia delle entrate di chiuderne ben 229 su 800, tra società e ditte individuali, risultate inadempienti rispetto agli obblighi fiscali e prive di fatturato, al termine di una serie di indagini finalizzate a scoprirne la consistenza economico-imprenditoriale, risultata assente.

Ai titolari di queste partite Iva, tre mesi fa, i finanzieri di Frattamaggiore (Napoli), coordinati dalla Procura di Napoli, avevano già sequestrato oltre 117 milioni di euro di crediti ritenuti indebitamente accumulati a danno degli aiuti alla crescita economica (cosiddetto “SuperAce”). L’attività svolta dalle fiamme gialle, che ha consentito di fare luce su una fitta rete di imprese utilizzate al solo fine di essere strumentali ad articolati schemi di frode, si inserisce in una più ampia azione di contrasto all’economia illegale.

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