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Senza fissa dimora, Acli e Brotherhorder Bikers insieme per i più deboli

NAPOLI – Tanti volontari in risposta all’appello lanciato dalle Acli di Napoli per richiamare l’attenzione sulla problematica del ridotto numero di strutture atte a dare ospitalità ai “senza fissa dimora”. Il Terzo Settore rappresenta un pilastro per le Istituzioni, molto spesso in difficoltà economica ed organizzativa per assicurare una dignitosa assistenza a tante persone senza una casa ed in gravi difficoltà economiche. Extracomunitari o dei paesi dell’est europeo, ma anche tanti italiani che, per varie vicissitudini, si ritrovano ad aver perso il lavoro, una casa e, peggio ancora, anche una famiglia.

A provare a dare un esempio di solidarietà sulla questione, su richiesta delle Acli dei Campi Flegrei e del consigliere provinciale Pino Di Maio, questa volta è stato il Club motociclistico BROTHERHORDER BIKERS di Pozzuoli (NA), che da diverse anni è impegnato in tante iniziative a sfondo sociale. Dopo la passata iniziativa della BEFANA IN MOTO, fatta a piazza Municipio di Napoli, atta a portare la “mototerapia” e tanti giocattoli ai bambini delle “case famiglia” e delle famiglie indigenti di Napoli e Pozzuoli, questa volta un esercito di “centauri buoni” ha portato un pasto caldo e tanto altro ai clochard che ogni sera cercano riparo al freddo, pioggia ed umidità sui marciapiedi e sotto i porticati delle principali piazze della città di Napoli e delle due storiche gallerie ottocentesche.

<>. L’iniziativa, denominata, NOTTWBIKERS CLOCHARD, ha visto la collaborazione anche dei volontari di I SANTI ON THE STREET che, venuti appositamente dall’Irpinia con prodotti tipici locali, hanno curato la preparazione sul momento dei pasti caldi offerti, attraverso un apposito furgone catering che ha seguito i bikers per la città.

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Il ruolo del Terzo Settore assume un’importanza fondamentale nello sviluppo di politiche di welfare di carattere nazionale, regionale e locale che vedano la copragrammazione e la coprogettazione come una nuova sfida ed opportunità di crescita democratica e di cittadinanzattiva, così come ci invita a fare da anni una direttiva dell’Unione Europea, già recepita nella pratica da altri Paesi.

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