CASAPESENNA – Si dichiaravano imprenditori anti-clan, ma era solo un’etichetta di facciata che nascondeva un traffico illecito di rifiuti.
La Polizia di Stato ha arrestato stamane per concorso esterno in camorra, nell’ambito di un’indagine della Dda di Napoli, tre imprenditori originari di Casapesenna (Caserta), ovvero Armando Diana e i nipoti Antonio e Nicola Diana, quest’ultimi figli di Mario, ucciso 30 anni fa dalla camorra e ritenuto vittima innocente.
Fino ad oggi i Diana erano considerati imprenditori anti-clan, tanto da aver creato una fondazione che organizza eventi anti-camorra.
L’inchiesta, coordinata dalla Dda della Procura di Napoli diretta da Giovanni Melillo, ha portato alla luce uno scenario che andava avanti dagli anni’90 quando addirittura i tre si aggiudicavano terreni all’asta in Emilia Romagna grazie alla forza intimidatrice del clan, all’epoca capeggiato tra gli altri da Dario De Simone, pentito di lungo corso.(ANSA)