NAPOLI – Da quando è esploso il fenomeno, i tik-toker hanno cominciato ad affiancare, in alcuni casi a sostituire, i neomelodici nelle feste di piazza, in quelle private ed anche nella propaganda della cultura criminale.
È il caso di Luca Formisani, tik-toker /cantante originario di Sant’Antimo, che , ospite ad una festa al Rione Cisternina di Castello di Cisterna, ha dedicato la sua “Site L’aria Dint’è Mottini” (locuzione napoletana per dire : “non siete nessuno e servite a poco” agli infamoni ( riferimento per i collaboratori di giustizia) e a chi si è messo contro-come hanno spiegato diversi cittadini al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli segnalando alcuni video dell’evento trovati su social- la famiglia che da decenni controlla le piazze di spaccio del rione.
“Da decenni una parte del mondo neomelodico, ed ora anche una parte di quello di tik-tok, è al servizio dei clan. Questi pseudo-artisti sono dei menestrelli della camorra che, oltre a intrattenere boss e camorristi alle loro feste, ne decantano le gesta, attaccano i nemici di questi, inclusi Stato e collaboratori di giustizia, fanno propaganda ed utilizzano le loro canzoni per reclutare nuove leve tra le fila della manovalanza criminale. Più si avanti e più riteniamo opportuno e necessario l’introduzione del reato di apologia della mafia e della camorra.” -ha dichiarato Borrelli.