CAIVANO – I carabinieri della compagnia di Caivano la scorsa notte sono intervenuti, allertati dal 112, nei pressi del campo rom a via Strada provinciale Cinquevie per colpi d’arma da fuoco.
Da una prima sommaria ricostruzione e per cause in corso di accertamento ignoti esplodevano diversi colpi.
I carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 9 bossoli calibro 9 all’altezza dell’ingresso del campo.
Rinvenuti 2 fori nel muro di cinta che delimita il campo, 3 fori in un modulo abitativo occupato da una famiglia e 1 foro in un modulo in quel memento vuoto.
Indagini in corso da parte dei carabinieri impegnati nel comprendere la matrice del gesto e individuare i responsabili
Caivano, spari contro campo rom. Borrelli (AVS): “Situazione resta difficile, clan continuano a sfidare lo Stato. Avanti con operazioni di bonifica del territorio”
Nella notte di sabato sono stati esplosi diversi colpi di pistola all’indirizzo di alcuni moduli abitativi del campo rom di Caivano. Sul posto sono giunti i Carabinieri che hanno trovato 9 bossoli calibro 9 e stanno indagando sull’accaduto. Non risultano persone ferite nel corso della sparatoria.
“La situazione a Caivano resta difficile, nonostante le diverse operazioni di Polizia effettuate nelle ultime settimane. In quest’area droga e armi continuano a circolare in modo impressionante come dimostrano le continue sparatorie e gli episodi criminali registrati negli ultimi giorni. Non bisogna arretrare di fronte alla violenza e all’arroganza dei clan che continuano a sfidare lo Stato. Occorre proseguire con le operazioni di bonifica del territorio fino a quando i clan non saranno letteralmente estirpati così come le piazze di spaccio che, purtroppo, continuano a essere operative. Noi, dal canto nostro, continueremo a sostenere l’azione di don Maurizio Patriciello a difesa delle tante persone perbene che abitano il Parco Verde e le altre zone di Caivano, fino a quando non sarà la parte sana di questa comunità a prevalere sulla criminalità”. Queste le parole del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli che durante la notte ha seguito la vicenda grazie alla presenza in loco degli attivisti Pino Grazioli ed Enrico Rizzi.
