TERRA DEI FUOCHI, CAPASSO (LET’S DO IT! ITALY): “LA CONDANNA DELLA CEDU ALL’ITALIA CONFERMA UNA VERITÀ INNEGABILE, SERVONO AZIONI CONCRETE”
Let’s do It! Italy accoglie con determinazione la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) che ha condannato l’Italia per l’incapacità di proteggere i cittadini della Terra dei Fuochi dall’inquinamento ambientale causato dal traffico illecito di rifiuti. Questa storica decisione riconosce una violazione grave e sistematica dei diritti fondamentali, tra cui il diritto alla vita e alla salute.
“La sentenza della CEDU conferma una verità che le nostre comunità denunciano da anni: l’inazione dello Stato ha permesso alla criminalità organizzata di devastare il nostro territorio, mettendo a rischio la vita di milioni di persone. Ora l’Italia non ha più alibi: ha due anni per sviluppare una strategia globale e mettere in campo azioni concrete per fermare questa emergenza”, ha dichiarato il presidente di Let’s do It! Italy, Vincenzo Capasso.
Let’s do It! Italy, che ha partecipato al procedimento con un intervento di terzi presentato dal Forum di Newcastle per i Diritti Umani e la Giustizia Sociale, guidato dalla dott. ssa Raffaella D’Antonio, ha sempre sostenuto la necessità di un quadro giuridico più efficace per combattere i crimini ambientali e garantire il diritto a un ambiente sano. “Le prove scientifiche hanno già dimostrato il legame tra il disastro ambientale in Campania e l’aumento dell’incidenza di malattie oncologiche e malformazioni. Ora chiediamo che il governo agisca con urgenza e trasparenza per bonificare i territori contaminati e per garantire un monitoraggio indipendente della situazione”, ha aggiunto Capasso.
Let’s do It! Italy lancia, infine, un appello alle istituzioni affinché vengano finalmente adottate misure efficaci per contrastare il degrado ambientale e garantire il diritto alla salute dei cittadini della Terra dei Fuochi. “Non possiamo permettere che questa sentenza resti solo un documento: deve tradursi in azioni concrete per proteggere le nostre comunità e prevenire ulteriori danni irreversibili”, conclude Capasso.
“Dopo la pronuncia della Cedu sulla Terra dei Fuochi bisogna accelerare e mettere in sicurezza il territorio. Realizzare o, quantomeno, potenziare le misure di riqualificazione che, bisogna darne atto sia alla Regione Campania che al governo nazionale, in questi anni sono stati avviati. Un intervento necessario per poterlo rendere finalmente un territorio sicuro tutelando le persone che lo vivono ogni giorno”. Così Raffaele Marrone, presidente di Confapi Napoli e responsabile ZES nazionale della Confederazione, commenta la sentenza della Cedu che ha condannato l’Italia per non aver adottato misure adeguate a contrastare l’inquinamento nell’area campana colpita dall’interramento e dal rogo di rifiuti tossici.
“La decisione della Corte conferma quanto già risaputo da anni: l’inquinamento nella Terra dei Fuochi rappresenta un’emergenza non solo ambientale, ma anche sanitaria e sociale. Ora lo Stato ha il dovere di intervenire senza indugi, mettendo in sicurezza il territorio e garantendo la salute dei cittadini”, prosegue Marrone.
“Serve un piano strutturato che preveda interventi concreti di bonifica. Territori che, una volta recuperati, possono essere al centro di politiche di sviluppo, che restituiscano dignità a un’area devastata da decenni di incuria e illegalità”, conclude.