NAPOLI – Uno scontro per il controllo del traffico di droga o un regolamento di conti sono tra le ipotesi seguite per l’omicidio di Giuseppe Fiorillo, il giovane di 19 anni ammazzato con dieci colpi di pistola nel quartiere di Secondigliano a Napoli. Forse due i sicari che lo hanno ammazzato.
Il suo corpo è stato trovato a terra in via dell’Arco, davanti ad un circolo ricreativo. Con lui potrebbero esserci state due persone fino a pochi momenti prima dell’agguato. Niente testimoni nè telecamere di sorveglianza in zona: di qui i molti interrogativi e la difficoltà di fare luce su quanto accaduto. Fiorillo aveva qualche precedente per droga ma non risulta affiliato a clan.
Dopo gli attentati e un omicidio – di un altro giovane, di 23 anni, incensurato – nei giorni scorsi a Ponticelli, ecco altri episodi inquietanti. Nelle stesse ore in cui veniva ammazzato Fiorillo, nella zona di Santa Lucia una giovane di 26 anni è stata ferita ad un polpaccio. Lei ha raccontato di un tentativo di rapina cui ha cercato di opporsi ma le forze dell’ordine non escludono altre ipotesi. E quasi contemporaneamente un 20enne è stato ferito al fianco sinistro nella zona di Ponticelli. Le indagini si concentrano sulle parentele dell’uomo.