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Vertenza OSS-Napoli 1 Centro, manifestazione davanti al Consiglio regionale

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Fischietti colorati, trombette da stadio, cori e girotondi inneggianti al lavoro e alla dignità hanno accompagnato oggi la protesta degli operatori sociali napoletani in sit-in davanti alla sede del Consiglio regionale della Campania. A partire dalle 10, hanno manifestato in 500: c’erano anche gli utenti con le loro famiglie insieme agli operatori che da oltre un mese lottano per mantenere il loro posto di lavoro, in piazza per rivendicare la continuità nell’assistenza, per alcuni di loro di durata trentennale.

L’obiettivo: fare in modo che i capigruppo del Consiglio regionale, impegnati nella votazione del terzo mandato per Vincenzo De Luca, firmassero l’ordine del giorno sulla vertenza dei 300 operatori sociali del gruppo Gesco che da venerdì scorso sono senza lavoro per la decisione della Asl Napoli 1 Centro di rescindere in anticipo il contratto per la gestione dei servizi psico-sociali e di assistenza in ospedali, sir, centri diurni e residenziali.

Gli animi degli operatori, messi a dura prova da giorni di manifestazioni pacifiche ma estenuanti e già esasperati dall’assordante silenzio della politica, oggi si sono surriscaldati. Nel corso della mattinata, non sono mancati momenti di tensione con le forze di polizia, soprattutto quando la delegazione che doveva essere ricevuta in Consiglio non è stata convocata all’orario previsto (13.30).

Ricevuti finalmente dall’assemblea dei capigruppo, i lavoratori hanno appreso che l’ordine del giorno sulla vertenza è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale.

In particolare, l’odg impegna la Giunta regionale “a favorire, nell’ambito delle proprie prerogative, il riavvio del confronto tra l’ASL Napoli 1 Centro e il Consorzio Gesco, che consenta di giungere a una positiva risoluzione della vertenza, in grado di tutelare, nel contesto degli obblighi contrattuali assunti e scongiurando il taglio delle risorse prospettato, il lavoro degli operatori e la proficua collaborazione tra Servizio sanitario ed enti del Terzo settore, a garanzia della continuità delle cure”.

Oggi in piazza fino alle 16, con i lavoratori di Gesco c’erano anche rappresentanti di altre organizzazioni sociali, da Legacoop Campania a Jonathan al Cnca, oltre ad esponenti del mondo universitario e del terzo settore cittadino.

«È un importante e chiarificatore pronunciamento del consiglio regionale quello approvato all’ unanimità – commentano il presidente di Gesco Giacomo Smarrazzo e il fondatore del gruppo Sergio D’Angelo – Ci si attende nei prossimi giorni che la Direzione generale dell’ Asl Napoli 1 recepisca l’indirizzo espresso dal consiglio regionale, che impegna la Giunta della Regione Campania a garantire il rispetto della naturale scadenza del contratto, il ripristino dei tagli delle risorse economiche per scongiurare il licenziamento degli operatori, proseguendo il percorso di collaborazione e di integrazione con il terzo settore, nel sostengo al processo di inclusione sociale e lavorativa e di autonomia per le persone più fragili che stiamo contribuendo a costruire da circa trent’anni».

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