NAPOLI – Il personale dell’Unità Operativa Chiaia della Polizia Locale ha sottoposto a sequestro un locale di 70 mq, edificato recentemente nel quartiere Posillipo. Gli agenti in seguito ad una serie indagini che hanno coinvolto anche gli uffici del Condono hanno scoperto che in via Manzoni, zona sottoposta a rigidi vincoli paesaggistici nonché area di interesse archeologica ai sensi art. 58 P.R.G. del 2004, il proprietario di un terreno aveva fatto realizzare opere edili in assenza di permesso di costruire consistenti in un manufatto in cemento, affacciato direttamente sul Golfo di Pozzuoli, adibito a salone e cucina.
Sempre gli Agenti dell’Unità Operativa Chiaia, nel dar seguito ad un esposto che segnalava il continuo sversamento di rifiuti speciali, hanno sorpreso in via Carducci, all’altezza del Liceo Umberto, un soggetto intento a depositare materiali da risulta di lavorazione edile. Al responsabile, titolare di una ditta del settore edile, sono state contestate le violazioni commesse ai sensi delle Leggi e dei Regolamenti relativi alla gestione dei rifiuti.
Gli Agenti della Polizia Locale di Napoli appartenenti all’Unità Operativa specialistica Tutela Ambientale, congiuntamente ai militari dell’Esercito, hanno eseguito, in Via Vicinale Campanile, Municipalità 9, un’intensa operazione di controllo delle attività di autoriparazioni dove veniva sorpreso V.R., cittadino napoletano di 58 anni, a condurre l’illecita attività di autocarrozzeria, in un locale composto da tre vani separati per un totale complessivo di mq 160, privi di adeguata pavimentazione industriale, necessaria a collettare i reflui inquinanti negli impianti di filtraggio ed evitare, quindi, la contaminazione della falda acquifera. All’interno dell’attività venivano rinvenuti cumuli di rottami e residui della attività di autocarrozzeria quali componenti meccaniche, vernici, oli e acidi inquinanti. Parte dei rifiuti erano anche caricati su di un autocarro, pronti per essere trasportati e smaltiti irregolarmente. Il V.R. è risultato sprovvisto di qualunque autorizzazione amministrativa utile alla conduzione dell’attività e per l’immissione in atmosfera delle polveri prodotte. Del tutto assenti anche i contratti necessari ad attestare il corretto smaltimento dei rifiuti. Gli Agenti hanno posto sotto sequestro i locali e le attrezzature, deferendo V.R. all’Autorità Giudiziaria competente per la gestione illecita di rifiuti speciali ed emissione in atmosfera non autorizzata.