Le richieste d’aiuto ai centri antiviolenza del Comune di Napoli sono aumentate del 50% in 3 anni. Dal 2022 ad oggi, infatti, sono passate da 400 ad 600. Il dato lo ha fornito la consigliera Alessandra Clemente, presidente della fondazione Silvia Ruotolo Onlus, a margine dell’incontro dal titolo “Una donna per amica”: “Sono tante le donne che subiscono maltrattamenti. Negli ultimi 3 anni le donne seguite dai Cav sono passati da 400 a 600. Vuol dire che sono aumentati gli episodi? Vuol dire che è cresciuta la fiducia e che sta emergendo un fenomeno drammaticamente sommerso e presente nella nostra società”.
L’iniziativa, organizzata in vista dell’8 marzo, giornata internazionale delle donne, rientra nell’ambito del progetto Testimoni di Valori, che ha come obbiettivo quello di promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva attraverso un programma di incontri mensili. Temi al centro del confronto che si è svolto alla sala della Loggia del Maschio Angioino la condizione femminile nella società e quella nelle carceri, la violenza di genere e la disparità salariale.
IL REPORT DEI CARABINIERI
Le donne non sono più disposte a subire in silenzio. La maggiore consapevolezza, il sostegno delle istituzioni, il rafforzamento delle misure di protezione stanno contribuendo a rompere il muro della paura e dell’isolamento. Ogni denuncia non è solo un atto di giustizia personale, ma un segnale di speranza per tutte coloro che esitano o si sentono sole in una battaglia che, invece, riguarda l’intera società.
I dati parlano da soli: nel 2024, i carabinieri del provinciale partenopeo hanno registrato 2944 episodi denunciati, mentre nei primi due mesi del 2025 si contano già 311 denunce.
434 gli arresti e 2371 le persone denunciate nel 2024. Per il 2025 (Gennaio – Febbraio) il conto degli arresti si attesta su 77, quello delle persone denunciate in stato di libertà a 226.
Nel bilancio è stato determinante l’utilizzo di nuove tecnologie come il Mobile Angel, un dispositivo indossabile avanzato che consente alle vittime di violenza di segnalare il pericolo in tempo reale. Altrettanto importante le stanze d’ascolto allestite in 5 diversi punti della provinciali, Un modo per accogliere le donne in ambienti più familiari e sicuri, con personale specializzato nel trattamento di casi di violenza.
La violenza sulle donne è una questione collettiva. E finché anche una sola donna avrà paura di denunciare, di camminare da sola per strada o di sentirsi libera nelle proprie scelte, non potremo dirci davvero soddisfatti. L’aumento delle denunce è un passo avanti, ma la strada è ancora lunga. Il cambiamento è possibile e l‘Arma dei Carabinieri sarà sempre pronta a sostenere le vittime con tutte le risorse disponibili.