NAPOLI – “Ricordatevi dei carcerati come se foste loro compagni di cella”.
Inizia con questo versetto della lettera agli Ebrei, la Lettera Pastorale del Cardinale Crescenzio Sepe “Visitare i carcerati”.
Stamane presso il Centro Diocesano di Pastorale Carceraria l’arcivescovo metropolita ha vistato la struttura che quotidianamente ospita numerosi uomini in cui operatori sacerdoti e assistenti sociali cercano di riaccendere quella fiammella, quella luce che è l’unica speranza di recupero dell’incontro con Cristo come affermato dallo stesso Sepe durante la presentazione.
Laboratori di oreficeria, di pelletteria, ma anche costruire presepi, lavorare al computer o con l’argilla sono le attività svolte ogni giorno durante le quali però come recita un cartello non si può parlare di avvocati carcere e reati.
Presenta, tra gli altri, anche Samuele Ciambriello Garante dei detenuti della Regione Campania e don Tonino Palmese, Vicario Episcopale di Carità e Giustizia.