NAPOLI (Di Anna Calì) – È successo di nuovo. Un’altra volta. Sempre nella stessa zona, il quartiere collinare del Vomero. A pochi giorni dall’apertura di una buca che ha interessato il tratto di via Scarlatti, questa notte se n’è aperta un’altra, zona via Enrico Alvino.
Ormai, l’intera città napoletana ma in particolar modo il quartiere del Vomero si è trasformato in un vero e proprio campo di bocce, manca soltanto che qualcuno si metta realmente ad inserire delle palline all’interno delle buche e les jeux sont faits!
È assurdo e vergognoso che in una città come Napoli che accoglie milioni di turisti al giorno debba rincorrere in situazioni come queste. Si vive costantemente con la paura che all’improvviso il manto stradale possa crollare sotto i nostri passi.
Ma per quanto tempo ancora possiamo augurarci che non ci scappi il morto? Ricordiamo che proprio lo scorso anno, una grossa voragine nella zona inghiottì delle auto e, i conducenti sono vivi soltanto grazie a un miracolo, ma lo sappiamo molto bene che non sempre qualcuno da lassù può metterci la sua mano e il suo aiuto.
E allora, perché correre il rischio di finire in prima pagina per: “L’ennesima tragedia a Napoli”? si è sempre detto che prevenire è meglio che curare, e perché non lo si fa?
Per quanto tempo ancora avremmo la fortuna, se così vogliamo chiamarla, che tutto vada nel verso giusto e che il danno possa limitarsi soltanto a una giornata senz’acqua?
Emanuele Papa, Presidente della Commissione Trasparenza V Municipalità dichiara ciò: “Ancora una volta, i cittadini del Vomero si trovano a fare i conti con l’ennesima buca, apparsa ieri sera in via Enrico Alvino, a pochi giorni dalla voragine di via Scarlatti e da una lunga serie di cedimenti che stanno mettendo a rischio la sicurezza delle nostre strade. Questi episodi non sono frutto del caso, ma della cattiva manutenzione, dei problemi irrisolti nella rete idrica e, soprattutto, di decenni di incuria da parte della sinistra che ha amministrato la nostra città. È inaccettabile che i napoletani debbano vivere con la paura che una strada possa sprofondare sotto i loro piedi. Serve un cambio di passo immediato: più controlli, più manutenzione e soprattutto più trasparenza nella gestione delle opere pubbliche.”
Ma in tutto questo, l’Amministrazione comunale quant’è colpevole? Possibile che non si pensi seriamente a mettere in sicurezza in primis, la vita dei cittadini napoletani e poi la città.
Al tal proposito, il Presidente della Commissione Trasparenza V Municipalità, Emanuele Papa ha espresso il suo parere in merito al ruolo dell’amministrazione comunale: “Sta fallendo nel rattoppare senza affrontare in maniera organica il problema. C’è bisogno di una mappatura della rete idrico fognaria e di andare non solo a intervenire nell’immediato sulle perdite ma provvedere ad una sostituzione della quasi intera rete risalente al secolo scorso, c’è bisogno di un piano di investimento e di una richiesta di fondi specifica e non di navigare a vista di falla in falla. Ma il problema non riguarda soltanto il modo in cui si gestisce la situazione, ma soprattutto la questione della manutenzione; in città sta sbagliando tutto, le uniche strade che si rifanno sono quelle grazie alle opere compensative di e-distribuzione o ABC , mentre il comune di Napoli non è capace neanche di sostituire un sanpietrino, visto che gli ultimi che sapevano farlo sono andati in pensione e non c’è personale che sappia installare i sanpietrini né viene assunto o formato nella maniera adeguata”.
Napoli ha del potenziale, si fanno tante cose belle, si è inaugurata dopo anni la fermata del Centro Direzionale, si organizzano eventi, mostre eppure, rischiamo di perderci in un bicchiere d’acqua o sarebbe meglio dire.. cediamo tutti completamente in una buca!