NAPOLI – “Ribadisco ancora una volta la mia contrarietà alla decisione d’intitolare vicoletto Cimarosa, la strada che partendo dall’incrocio con via Cimarosa, costeggia la facciata laterale della stazione superiore della funicolare di Chiaia per arrivare all’ingresso di villa Lucia, al magistrato e giurista Guido Capozzi, deceduto il 22 luglio 2014, poco più dieci anni fa “. È quanto afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, commentando la notizia della cerimonia, annunciata per domani, alla quale è prevista la partecipazione anche del sindaco Manfredi, per l’apposizione della nuova targa toponomastica “.
“Innanzitutto – puntualizza Capodanno -, bisogna considerare che, per storia e per tradizione, le strade e le piazze del Vomero sono intitolate da sempre a grandi personaggi del passato, segnatamente del mondo della musica, dell’arte e dell’architettura, quale Vanvitelli, Solimena, Bernini, Scarlatti, Giordano e appunto Cimarosa, per citarne alcuni. In questo contesto, peraltro molto omogeneo, non si comprende quale significato possa avere l’intitolazione di una strada a un magistrato, per quanto insigne “.
“Da considerare altresì – aggiunge Capodanno – che la modifica del toponimo della strada in questione avrà conseguenze e ripercussioni notevoli anche per i residenti, ben note a chi già in passato ha dovuto subire questi cambi di denominazione stradale, con tutte le variazioni necessarie anche di tipo anagrafico.
“Se proprio si voleva intitolare una piazza o una strada al magistrato Capozzi – sottolinea Capodanno -, nel rispetto delle succitate normative, al più bisognava optare per qualche strada o slargo, possibilmente in un altro quartiere, che non avesse una precedente denominazione, alla stregua di quanto fu fatto circa sette anni fa, nell’aprile del 2016, quando fu intitolato al giurista e politico Francesco De Martino, dopo oltre dieci anni dalla morte, avvenuta il 18 novembre 2002, uno slargo in via Aniello Falcone, precedentemente appunto privo di denominazione.
Un’alternativa valida sarebbe stata l’apposizione di una targa commemorativa sulla facciata della casa dove abitava, così come avevamo già indicato in precedenza e come si è già fatto, per rimanere nei pressi, in via Cimarosa per Roberto Murolo, il grande artista vomerese che nel suo quartiere non ha mai avuto una strada intitolata, anche se da anni si propone d’intitolargli le scale poste proprio in via Cimarosa.
Così come non l’ha ancora avuta un altro grande vomerese, Alighiero Noschese, per il quale la commissione toponomastica, nel dicembre del 2020, approvò la proposta dell’intitolazione dello slargo pedonale in via Cimarosa, antistante la stazione superiore della funicolare di Chiaia, cosa che fino ad oggi, a distanza di quasi quattro anni, non è ancora avvenuta. Al riguardo rinnovo ancora una volta l’appello al sindaco Manfredi e all’assessore alla toponomastica Lieto perché si proceda in tempi rapidi a concludere l’iter con l’apposizione della targa toponomastica “.