” Nonostante che il popoloso quartiere collinare sia ancora affollato da tanti residenti che non sono andati in vacanza, con buona parte degli esercizi commerciali ancora aperti e con tantissimi turisti che hanno preso alloggio nelle strutture ricettive, tra le quali i numerosi B&B che si sono aperti negli ultimi anni al posto di immobili residenziali, al Vomero né il Comune di Napoli né la municipalità collinare hanno predisposto un programma di eventi culturali e spettacolari per allietare le giornate e principalmente le serate in questa torrida estate “. E’ l’amara constatazione di Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che al riguardo ha raccolto le numerose doglianze di coloro che per i più vari morivi non sono potuti partire per le vacanze.
” Eppure – sottolinea Capodanno – il Vomero ha beni ambientali e culturali unici al mondo, a partire dalla villa Floridiana con il museo duca di Martina, per finire a San Martino, con il museo, la certosa e Castel Sant’Elmo, che, da qualche mese, fanno parte del polo autonomo museale “Musei nazionali del Vomero”, istituito dalla ministero della cultura, unico quartiere in Italia ad avere avuto un tale riconoscimento.
” Di recente, inoltre – aggiunge Capodanno -, grazie ai lavori eseguiti per la riqualificazione del parco della villa Floridiana, è stata restituita anche l’area dove si trova il teatrino di Verzura, realizzato dal Niccolini nel 1817,teatro all’aperto che, durante i mesi estivi, potrebbe essere utilizzato per spettacoli all’aperto anche in considerazione del fatto che, in occasione dei mondiali ’90, la villa fu dotata di un impianto d’illuminazione per consentire l’apertura pure nelle ore serali “.
” Analoga considerazione – continua Capodanno – si potrebbe fare per Castel Sant’Elmo, la cui piazza d’armi avrebbe potuto essere utilizzata, durante le ore serali, per organizzare attività spettacoli con concerti e rappresentazioni teatrali “.
” Ancora una volta – conclude Capodanno – dobbiamo registrare la totale mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale partenopea nei confronti di un quartiere,nel quale, a fronte della grave crisi che affligge, da alcuni anni a questa parte, l’unico settore produttivo presente da oltre un secolo, quello del terziario commerciale, con la chiusura di numerosi esercizi storici, non viene valorizzato l’unico comparto che potrebbe rilanciarlo, creando anche numerose opportunità occupazionali, quello che turismo per il quale il Vomero ha da sempre una naturale vocazione che purtroppo, per la manifesta incapacità gestionale degli enti interessati, a tutt’oggi non si è ancora concretizzata “.