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A Melizzano, il nuovo spazio performativo della Fondazione Pietà de’ Turchini

MELIZZANO (BN) – Sabato 12 ottobre, dalle ore 17.00, la Fondazione Pietà de’ Turchini inaugura a Melizzano (BN), in Contrada Biffali, RE. CREA. Residenza Creativa, un nuovo centro performativo immerso nel suggestivo paesaggio del Parco Regionale del Taburno Camposauro. Pensato per artisti, ricercatori e operatori culturali, RE. CREA. offre un luogo dove sviluppare progetti artistici a stretto contatto con la natura. La serata inaugurale sarà curata dall’artista Roberto Pugliese, figura di rilievo nel panorama internazionale della Sound Art, noto per le sue installazioni che uniscono suono e tecnologia, esplorando le relazioni tra ambiente, musica e percezione umana. Il progetto, reso possibile grazie al contributo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, rappresenta un nuovo tassello nell’impegno della Fondazione per la promozione delle arti performative. L’ingresso all’evento è gratuito su prenotazione a info@turchini.it e 081402395. Le opere di Roberto Pugliese resteranno in mostra per tutto il mese di ottobre.

Il programma dell’evento è pensato per offrire una narrazione multisensoriale che fonde tradizione e contemporaneità. Le installazioni sonore di Roberto Pugliese trasformeranno lo spazio con strumenti musicali “aumentati” e partiture sonore bi e tridimensionali. A dialogare con queste opere saranno le sperimentazioni dal vivo del progetto Synthestesia Quintet eseguite dal Quartetto Orpheus, che si esibirà in una performance creata insieme a Pugliese e al compositore Mino Annunziata, fondendo le sonorità classiche degli archi con complesse texture elettroniche. L’effetto sarà amplificato dal suggestivo disegno luci di Davide Scognamiglio, capace di potenziare la forza espressiva di suono e luce. Il linguaggio che ne emerge, pur nella sua complessità, è fluido e coerente, restituendo al pubblico un’esperienza immersiva unica. La serata proseguirà con un DJ set di Antonio Russo, noto come The Extraverse, che concluderà l’evento con le sue atmosfere scure e ipnotiche, tipiche della scena techno underground.

«La creazione di nuovi spazi performativi al di fuori dei centri urbani nasce dalla necessità di cercare luoghi alternativi alla congestione cittadina. Spazi liberi, non saturi di eventi, dove la cultura può respirare e rigenerarsi – spiega la Presidente della Fondazione Pietà de’ Turchini Mariafederica Castaldo – Melizzano, con la sua calma e apertura, rappresenta un esempio perfetto: un vuoto creativo, ricco di ispirazione, dove artisti e creativi possono trovare nuove energie e possibilità di espressione. Un trend già evidente a livello globale: basti pensare a luoghi come Naoshima in Giappone, trasformata in un’isola museo, o al The Fogo Island Arts in Canada, dove artisti internazionali trovano spazi di residenza lontani dalle metropoli. Questi progetti sono la dimostrazione che il futuro dell’arte può risiedere fuori dai confini urbani, in spazi dove la natura e la cultura si incontrano per creare nuove sinergie».

CREA. non è soltanto uno spazio fisico, ma un vero e proprio laboratorio di idee e pratiche artistiche. Il progetto mira a stimolare il dialogo tra discipline diverse, promuovendo lo scambio di competenze e buone pratiche, sia a livello locale che internazionale. Artisti, operatori e innovatori sociali troveranno a RE. CREA. un luogo di riflessione e creazione, dove le arti performative si intrecciano con il paesaggio circostante, generando nuove sinergie tra uomo e ambiente. La Fondazione Pietà de’ Turchini, da sempre impegnata nella valorizzazione del patrimonio musicale e culturale, conferma così il suo ruolo di promotrice di iniziative innovative, in grado di collegare tradizione e futuro, promuovendo anche un messaggio di sensibilizzazione ambientale.

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