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Al Bellini lo spettacolo “Borderlife – la nostra vita dall’altra parte”

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Sarà in scena al Teatro Bellini di Napoli – l’8 febbraio 2025 alle ore 21.00 – lo spettacolo “Borderlife – la nostra vita dall’altra parte”, adattamento teatrale di Francesca Merloni e Nicoletta Robello, tratto dal romanzo ‘Borderlife’ di Dorit Rabinyan (© Am Oved Publishers Ltd. Tel Aviv, 2014 – Pubblicato in Italia nel 2016 da Longanesi). La regia è di Nicoletta Robello. In scena, Francesca Merloni interprete di Liat e Pavel Zelinskiy che interpreta Hilmi; e con i Radicanto.

Da un’idea di Francesca Merloni, regia di Nicoletta Robello, ‘Borderlife, la nostra vita dall’altra parte’, porta in scena i personaggi dell’omonimo romanzo di Dorit Rabinyan che, pubblicato nel 2016, affronta in modo originale e spiazzante la cocente questione del conflitto Israelo-palestinese. Storia di un amore impossibile, quello fra Liat e Hilmi è un incontro di anime e culture che allude ad una versione contemporanea del Romeo e Giulietta di William Shakespeare. Spiccano infatti, nella trama scenica fatta di parole e musica, alcune brevi scene del dramma shakespeariano che contribuiscono a sottolineare, per assonanza, la forza eversiva e rivoluzionaria della contrastata storia d’amore fra Liat, ex militare israeliana e Hilmi, giovane artista palestinese. Sullo sfondo del loro incontro una New York ferita dagli attentati del’11 settembre. Accompagnati dal vivo dalla musica dei Radicanto, formazione musicale pugliese che si muove tra il folk e la canzone italiana d’autore, i due attori protagonisti si muovono in un paesaggio sonoro che si fa pretesto per una riflessione sui conflitti senza soluzione che infiammano il mondo contemporaneo.

PAROLE CHIAVE
CATASTROFE- (NABKA) Nakba è il termine che indica il giorno dell’esodo palestinese, esodo forzato di 700 mila persone dopo la nascita dello Stato di Israele.

HEBRON È una città della Palestina di circa 215.000 abitanti oltre a 700 ebrei che vivono nell’antico quartiere, a cui si devono aggiungere circa 7.000 ebrei della contigua colonia israeliana di Kiryat Arba. Si trova a circa 30 km a sud di Gerusalemme.

HAMAS In arabo, Movimento Islamico di Resistenza, è un’organizzazione politica palestinese islamista, sunnita e fondamentalista.

ILAN RAMON È stato un pilota da caccia israeliano e in seguito il primo astronauta israeliano. Ha prestato servizio come specialista del carico utile dello Space Shuttle nella STS-107. la missione fatale del Columbia, in cui lui e gli altri sei membri dell’equipaggio sono stati uccisi quando la navicella spaziale si è disintegrata durante il rientro.

LINEA VERDE La Linea Verde, confine dell’accordo di armistizio del 1949 è la linea di demarcazione stabilita negli accordi d’armistizio arabo-israeliani del 1949. È servita da confine de facto dello Stato di Israele dal 1949 fino alla guerra dei sei giorni del 1967. È una denominazione colloquiale che trae la sua origine dalla matita di colore verde usata per disegnare sulla mappa la linea di separazione delle forze stabilita nei negoziati che culminarono nell’armistizio arabo-israeliano del 1949.

PARTITO SHINUI Shinui o Shinoei è un partito politico liberale, laicista e sionista di Israele anche considerato “anticlericale”. Shinui è stato attivo sostenitore del piano Sharon per il ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza nel 2005 a favore dell’indipendenza della Palestina.

RAMALLAH È una città palestinese situata in Cisgiordania. Rappresenta la capitale della Palestina. Il nome della città significa “Monte di Dio” o più propriamente “Casa di Dio”.

RANDOM HOUSE La Random House è una casa editrice statunitense. È stata acquistata nel 1998 dalla tedesca Bertelsmann, una delle maggiori società multimediali del mondo, e ne è diventata la marca ombrello per l’editoria.

SHABBAT Nella religione ebraica lo Shabbat, in ebraico: שבת, è la festa del riposo, che è celebrata ogni sabato.

TEL AVIV Capitale d’ Israele dal 1948 al dicembre 1949 ed è ancora sede della maggior parte delle ambasciate straniere presso quello Stato.

YEHOSHUA KENAZ Pseudonimo di Yehoshua Glass. È stato uno scrittore e traduttore israeliano. Fu redattore della rivista letteraria Keshet (Arc) e di le’Sifrut Mahbarot, oltre che del supplemento letterario del quotidiano Haaretz.

YIGAL BASHAN È stato un cantante, cantautore e attore israeliano. Nel 2016 gli è stato assegnato il Premio ACUM alla carriera.

1948 Il 14 maggio David Ben Gurion proclama la nascita dello Stato di Israele. Che subito viene attaccato dagli eserciti della Lega Araba. Nei primi giorni Egitto, Libano, Siria, Transgiordania, Iraq e Arabia Saudita infliggono all’Haganah pesanti perdite. Poi l’esercito israeliano si riorganizza e in oltre un anno di conflitto, riesce ad avere la meglio.

1991 Gli USA e altri 34 Paesi, inclusi quelli NATO e molti Paesi arabi, liberano il Kuwait con l’operazione Desert Storm. Saddam bombarda Tel Aviv e altre città d’Israele con missili Scud per cinque settimane. Arafat si schiera con lui. Shamir, su richiesta di George Bush, rinuncia ad attaccare l’Iraq.

Borderlife – il romanzo di Dorit Rabinyan.
È autunno, a New York. Il secondo senza le Torri. Liat ha appena conosciuto Hilmi e gli cammina accanto nel pomeriggio che imbrunisce, mentre pensa: Non hai già abbastanza guai? Fermati, finché puoi! Ma fermarsi non può, perché, nonostante le ferite, la magia della Grande Mela è ancora intatta, e Hilmi ha gli occhi dolci e grandi, color cannella e un sorriso infantile che spezza il cuore. Lei è di Tel Aviv, fa la traduttrice e si trova negli USA grazie a una borsa di studio. Ha servito nell’esercito e ama la sua famiglia (Che cosa penserebbero, se lo sapessero?). Lui vive a Brooklyn e fa il pittore, e nei suoi quadri c’è sempre un bimbo che dorme e sogna il mare, quel mare di cui da ragazzo poteva cogliere appena un lembo, da lassù, al nono piano di un palazzo di Ramallah. Che questo amore sia un’isola nel tempo, si dice lei. Un amore a cronometro, un amore a scadenza, la stessa indicata sul visto, la stessa impressa sul biglietto del volo di ritorno per Israele, verso la vita reale. Finché, mentre oscillano tra l’ebbrezza della libertà e il senso di colpa, scoprendosi accomunati dalla nostalgia per quello stesso sole e quello stesso cielo, la vita reale non bussa davvero alla loro porta… Pubblicato nel 2014 il romanzo è stato bandito dal ministero dell’Istruzione israeliano in quanto «minaccia all’identità ebraica», Borderlife, una grande storia d’amore impossibile fra un’ebrea e un palestinese, ha unito i lettori di un Paese diviso, guidandoli verso quei territori dell’anima che nessuno potrà mai occupare.

Dorit Rabinyan – l’autrice.
Nata a Kfar Saba il 25 settembre 1972 è una scrittrice e sceneggiatrice israeliana. Ha pubblicato tre romanzi, due dei quali sono stati ampiamente tradotti. Ha anche pubblicato una raccolta di poesie e un libro illustrato per bambini. Scrive anche per la televisione. Il suo primo romanzo, Persian Brides, ha vinto il Jewish Quarterly-Wingate Prize nel 1999. Era un’amica intima dell’artista palestinese Hasan Hourani e ha scritto un elogio funebre per lui sul The Guardian dopo la sua morte nel 2003.
Nel 2000, e di nuovo nel 2002, Rabinyan ha ricevuto il Premio del Primo Ministro per le opere letterarie ebraiche.

Bio
Pavel Zelinskiy: figlio del sacerdote e teologo ortodosso Vladimir Zelinskiy, nasce a Mosca nel 1986. Si trasferisce in Italia, si laurea in Scienze Storiche a Padova e si diploma all’Accademia “Silvio D’Amico” a Roma. È attore in diversi spettacoli tra cui Nightmare Number 7, regia di Lorenzo Collalti, spettacolo vincitore dell’European Young Theatre 2015 al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Per il cinema, partecipa a “Brutti e Cattivi”, “Infedeli”, “Marx può aspettare” per la regia di Marco Bellocchio, lavora per la televisione nelle fiction “L’ispettore Coliandro – il ritorno”, “Gomorra 4” e “Gomorra 5”, “Un passo dal cielo 6” e “The swarm”. Collabora con il Centro Studi Vjaceslav Ivanov, a Roma, con Dodici e con letture teatrali come Il marito di Akul’ka, tratto da Dostoevskij. Attualmente collabora con il Teatro Due di Parma, partecipando a spettacoli come “Bestie incredule”, regia di Nicoletta Robello e “Pene d’amor perdute” regia di Massimiliano Fara. Al Teatro Due è protagonista negli spettacoli “Mandragola’ regia di Giacomo Giuntini e ‘Peer Gynt”, regia di Daniele Abbado. Tra gli ultimi lavori in teatro “I fratelli Karamazov”, in cui ha recitato con Glauco Mauri per la regia di Matteo Tarasco, e lo spettacolo “La terra promessa”, per la regia di Nicoletta Robello, con Giuseppe Pambieri, con il quale ha vinto il premio come migliore artista emergente della 56^ edizione del Festival di Borgio Verezzi. Attualmente, è in tournée con lo spettacolo “Zoo di vetro” per la regia di Pier Luigi Pizzi.

Francesca Merloni: nata a Roma, cresciuta nella natura e nelle Marche. Da lì ho preso il vento e quel particolare ascolto. La formazione all’interno di importanti strutture industriali, laurea alla LUISS, una via che sembrava già tracciata. E invece la poesia, come apertura e insieme collante, per tenere insieme tutto. Quella calibratura dello sguardo e il patto sociale, il pensiero laterale e il movimento poetico, il tentativo di entrare nella partitura musicale con la parola hanno portato, negli anni, a raccolte poetiche: Opere, Passo delle Costellazioni, Elice, Perfetta nell’amore. E a performance teatrali: Materiale Umano; Il settimo Cielo; Come avessi sete; la Guardiana; Il Canto dell’Orsa; Tuto è corpo d’Amore. Collaborazioni, incontri, profonde amicizie, Tahar Ben Jelloun, Alda Merini, Irina Bokova, Alessandro Bergonzoni, Roberto Saviano, Gregorio Botta, Gian Mario Villalta, Stefano Massari, Lorenzo Zichichi, Neri Marcorè, Danilo Rea, Massimo Cacciari hanno contaminato e resa più incisiva la voce e ricco il pensiero. La collaborazione al settimanale left (2013/2015) ha reso la scansione della mia scrittura più precisa e attenta. La partecipazione attiva all’interno della casa editrice Il Mulino (dal 2021) conferma un impegno sincero e appassionato. La connessione al luogo di origine e il patto con il territorio, la condivisione della bellezza e della cultura sono state la scintilla per la ideazione e direzione artistica di POIESIS, festival della poesia e delle arti, che si è svolto a Fabriano (dal 2008) ed ha portato la città ad essere inserita nel Network UNESCO delle Città Creative (2013). Il progetto è culminato nella ideazione, direzione artistica e realizzazione, nel 2019, della Conference UNESCO di tutte le Creative Cities del mondo e dei loro sindaci, alla presenza del Presidente Mattarella. La nomina a Parigi a UNESCO Goodwill Ambassador (2017) ha suggellato l’impegno in favore di territori colpiti da eventi provocati dall’uomo o dalla natura. Con predilezione di lavoro all’Appennino, al GinesioFest e alla ricostruzione artistica e culturale dei luoghi e delle comunità.

Radicanto: Fondati nel 1996 i Radicanto hanno collaborato con alcuni dei maggiori esponenti della canzone popolare e d’autore italiana come Teresa De Sio e Raiz. Ma anche con l’attore Premio Nobel Dario Fo, i musicisti Mauro Pagani, Eugenio Bennato, Rita Marcotulli, Pietra Montecorvino e lo scrittore Roberto Saviano. Nel 2006 il gruppo è finalista del premio De Andrè, nel 2007 del Premio Musicultura, nel 2009, nel 2012 e nel 2016 del Premio Tenco. Nel 2012 e nel 2014 sono nella top ten della prestigiosa World Music Chart of Europe. Nel 2014 insieme a Raiz partecipano alla colonna sonora della Fiction in onda su Rai Uno “L’oro di Scampia” con Beppe Fiorello e Anna Foglietta. Nel 2022 sono nella Transglobal World Music Chart (la classifica mondiale della world music) il cd contiene la colonna sonora del cortometraggio “Destinata coniugi Lo Giglio”, vincitore del premio Nastri D’Argento. Nel 2024, sempre con Raiz, sono presenti nella colonna sonora della nota serie televisiva Mare Fuori 4 e su Netflix con la colonna sonora della serie Briganti.

Nicoletta Robello: Diplomata in recitazione alla Scuola del Teatro Stabile di Genova e in Pedagogia e Didattica del Teatro all’Accademia “Silvio D’Amico” di Roma. Lavora fin da giovanissima in teatro al fianco di Mario Scaccia, Turi Ferro, Corrado Pani, Tino Schirinzi, fino al suo incontro con Pontedera Teatro dove inizia la sua attività di regista. Dalla metà dei primi anni 2000 collabora con Valerio Binasco in progetti di regia ed è al suo fianco nella Direzione Artistica del Teatro Stabile delle Marche di cui è Responsabile Artistico Formazione e Ricerca dal 2008 al 2011. Nello stesso anno vince il Premio Internazionale “Valeria Moriconi” per la sezione Futuro della Scena. Dal 2016 al 2018 svolge il ruolo di Dramaturg al Teatro Eliseo di Roma. Lavora nel cinema come pedagogo alla Scuola d’arte cinematografica “Gian Maria Volontè” di Roma e partecipando alla serie TV “Petra”, diretta da Maria Sole Tognazzi. Numerose le sue collaborazioni in ambito musicale: fra le altre collabora con Daniele Sepe e con Elisa per la riscrittura del musical Hair. Collabora stabilmente con il Teatro Due di Parma, fra gli ultimi impegni di palcoscenico il progetto Atti Unici di Cechov dove dirige “Tragico Suo Malgrado”, “L’Orso” e “L’Anniversario”.

Info sito Bellini
https://www.teatrobellini.it/spettacoli/francesca-merloni/?cmplz-force-reload=1737370444826

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