NAPOLI – Mercoledì 31 maggio, alle ore 18.30, al Madre, museo d’arte contemporanea della Regione Campania, si terrà la presentazione del volume Saldamente sulle nuvole (Contrasto, 2023), l’autoritratto in parole del grande maestro della fotografia; l’ingresso all’evento è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Un racconto denso e appassionato che Mimmo Jodice, tra le foto di famiglia e le sue opere, narra in prima persona e affida a Isabella Pedicini. Un viaggio nel tempo in cui la vicenda biografica e artistica si interseca alla storia culturale italiana e internazionale dagli anni Sessanta a oggi.
L’incontro sarà introdotto da Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli; interverranno Eva Fabbris, Direttice del museo Madre; Valeria Parrella, scrittrice; Isabella Pedicini, curatrice del volume; sarà presente l’artista.
Nel libro le foto provenienti dall’archivio familiare, si alternano alle immagini realizzate da Jodice e segnalate, in questa edizione, da un fondo grigio, a richiamare il colore delle pareti che sempre caratterizza gli allestimenti delle sue mostre.
Una vita da romanzo quella dell’artista: l’infanzia infelice nel quartiere Sanità di Napoli, le ferite della guerra, l’amore indissolubile per sua moglie Angela, la famiglia, gli amici numerosi e sempre presenti, i viaggi per il mondo e gli incontri fatali, le grandi mostre e i riconoscimenti, gli entusiasmi e gli avvilimenti, gioie e dolori dell’esistenza. Una vita da romanzo in cui, tuttavia, le vicende sono tenute insieme da un unico filo solidissimo che per Jodice è un daimon ineludibile, destino e vocazione: la fotografia.
Di anno in anno, di decennio in decennio, in controluce, palese o nascosta, nel racconto peraltro è sempre possibile riconoscere Napoli, città natale e camera delle meraviglie che dà l’imprimitura essenziale alla poetica del grande maestro.
Più potente di tutte le contingenze dell’esistenza, più coriacea di ogni attacco della sorte, l’attrazione per la macchina fotografica si rivela con forza grazie a un dono inatteso ricevuto in giovane età: un ingranditore. Da questo regalo fatidico comincia la sua lunga e stimata carriera, da qui hanno origine le infinite giornate trascorse in camera oscura per foggiare con la luce le immagini, da qui scaturisce la volontà ferma e tenace di conferire alla fotografia lo statuto di linguaggio artistico.
Una vita vissuta con un atteggiamento racchiuso nel titolo di questo libro, che omaggia un’espressione con cui Ennio Flaiano chiude l’introduzione all’opera di Paolo Uccello: “L’arte è un modo di tenere i piedi poggiati saldamente sulle nuvole”. Come ricorda Isabella Pedicini nell’introduzione, «un pomeriggio, scartabellando insieme tra le centinaia di foto da selezionare per questo testo, è emersa un’immagine di Mimmo al lavoro abbarbicato su un ponteggio, in piedi, in equilibrio, con la macchina fotografica, pronto a realizzare una fotografia. Sul retro della foto, con il pennarello rosso, di suo pugno aveva scritto tempo addietro – quasi come una didascalia – quel pensiero ossimorico di Flaiano che nella sua profondità corrisponde, in parole, al più fedele dei ritratti della sua persona».
Mimmo Jodice è uno dei grandi nomi della storia della fotografia italiana. Vive a Napoli dove è nato nel 1934. Fotografo di avanguardia negli anni Sessanta, attento alle sperimentazioni e alle possibilità espressive del linguaggio fotografico, è stato protagonista instancabile nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all’affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale. Nel 1980 pubblica Vedute di Napoli, che rappresenta l’inizio di un racconto di luoghi atemporali, silenti e fuori dalla realtà. Questa sua nuova spinta emotiva lo consacrerà a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte nei più importanti musei del mondo, tra i quali ricordiamo la Maison Européenne de la Photographie, Parigi 1998; la Galleria di Arte Moderna, Roma 2000; il Museum of Modern Art, Tokyo 2004, e il Museo del Louvre, Parigi 2011. Nel 2003 l’Accademia dei Lincei gli ha conferito il prestigioso premio “Antonio Feltrinelli” e nello stesso anno il suo nome è stato inserito nell’Enciclopedia Treccani. Nel 2006 l’Università degli Studi Federico II di Napoli gli ha conferito la laurea honoris causa in Architettura. Nel 2011 è stato insignito del titolo di “Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres”.
Isabella Pedicini è storica dell’arte, saggista, scrittrice. È docente di Storia dell’arte presso il liceo classico Umberto I di Napoli. Per Contrasto ha pubblicato Francesca Woodman. Gli anni romani tra pelle e pellicola(2012) e Mimmo Jodice. La camera incantata (2013).