NAPOLI – Sull’onda d’una voce dalle mille suggestioni e preziosità, Alessia Moio, la popolare cantante napoletana, sabato 23 novembre alle ore 21 presenta ancora una volta in città, stavolta alla “Domus Ars” di via Santa Chiara 10, il suo collaudato spettacolo “’A Voce ‘e Napule”.
Iniziata con la “pusteggia” di una giovane ragazza tra i celebri ristoranti di Borgo Marinari, la rampicata verso il successo di Alessia non ha avuto mai una pausa. Passionale interprete di canzoni d’autore e di tanti momenti di teatro, con la poesia nel cuore, la voglia di studiare storia e musica ed una voce capace di riportare alla mente le grandi interpreti di ieri, Alessia arriva nello storicizzato centro di cultura del cuore di Napoli, per proporre agli spettatori quanto di buono ha raccolto in lunghi anni di gavetta.
Ed è proprio con queste premesse, che l’interprete, alla “Domus Ars” offrirà alla platea tutta l’esperienza di un’artista capace di utilizzare, al di là del canto, le risorse più nascoste di una donna schietta e sentimentale. Alessia Moio con il suo spettacolo “’A voce ‘e Napule”, canta e recita e dalla sua voce, a levarsi, è tutta l’essenza di una cantante ed attrice che si esprime e vive sognando.
Con la regia di uno storico, ricercatore e napoletanista come Ciro Ridolfini e gli arrangiamenti di Salvatore Baldares, il concerto di Alessia Moio, intende creare una grande occasione per chi ama Napoli, le sue canzoni e la sua millenaria storia. Un lavoro capace di unire la nuova e la vecchia tradizione della melodia partenopea miscelando insieme, tra ricerca e approfondimenti, la grande epopea di personaggi come Antonio Petito e il suo Pulcinella, Nicola Maldacea, Armando Gill, Raffaele Viviani, Totò, Ettore Petrolini e Nino Taranto.
Per lo spettatore un magico scrigno contenente le vicende e le romantiche parole di una Partenope ammaliatrice fino all’incontro con personaggi come Matilde Serao. Grazie anche all’impegno del management di Lello Greco, con lo spettacolo della Moio è possibile rivivere le sensazioni dimenticate della canzone antica e al tempo stesso, provare le emozioni forti di quelle atmosfere legate al mitico “Varietà” e al “Cafè Chantant”.