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Alla Sanità la stagione riparte dal teatro internazionale

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NAPOLI – Al Nuovo Teatro Sanità si riparte con due spettacoli realizzati nell’ambito del progetto internazionale BETSUD – Beyondthesud, promosso dal MiBAC a sostegno dei giovani artisti under 35, vincitore del bando Boarding Pass Plus, realizzato dal Nuovo Teatro Sanità insieme ad altre importanti realtà del sud Italia – Teatro della Città di Catania, Teatro Libero di Palermo, Scena Verticale (Castrovillari), Teatro Koreja (Lecce). Venerdì 4 ottobre ore 21.00 debutta Una storia d’impossibilità, scritto da Fabio Pisano, per la regia dell’argentina Agostina Luz Lopez, con Claudio Boschi, Barbara Giordano e Fabrizio Martorelli, che racconta la storia di una coppia, Uno e Moglie e del migliore amico di lui, Zero. I due sono sposati da poco, quando la donna riceve la notizia che il marito non può avere figli: da quel momento cercano insieme una soluzione al doloroso problema che cambierà le sorti del loro rapporto. Sabato 5 ottobre ancora alle ore 21, si prosegue con la prima di E la Nave va dell’autore brasiliano Diogo Liberano, diretto dal catanese Carmelo Alù, interpretato da Francesca Francomeni, Domenico Macrì e Marco Quaglia. In scena la storia d’amore imperfetta di un uomo di 31 anni che teme il futuro con uno di 43 anni che cerca invece di scappare dal suo traumatico passato e un’auto, che come una nave condurrà i due verso le conseguenze imprevedibili della loro relazione. Info e prenotazioni al 3396666426 oppure all’indirizzo e-mail info@nuovoteatrosanita.it. Costo del biglietto unico 5 euro.

Una storia d’impossibilità di Fabio Pisano è la storia di una giovane coppia formata da Uno e Moglie e del migliore amico di lui, Zero. Uno e Moglie sono sposati da poco, e lui le rivela di non poter avere figli, di essere sterile. I due affrontano il problema con grande dolore e provano a trovare una soluzione, finché Uno non decide di far concepire il figlio a Zero, il suo migliore amico. Da quel momento il rapporto tra i tre personaggi cambia e la storia prende una piega inaspettata. «Mi interessa il lato musicale del testo Una storia di impossibilità — spiega l’argentina Agostina Luz Lopez —, pensare un testo teatrale come una partitura. Un’opera teatrale come una canzone, una canzone su un ragazzo che sogna un futuro possibile e lo scrive nella sua testa: con un gessetto e su tutte le superfici possibili. Questo futuro è triste, piacevole e non arriva mai, perché tutto in questa storia è impossibile: ricostruire la storia stessa, fare figli, crescere, avere un’identità. Così, questo spettacolo è una canzone rotta, come i personaggi che lo abitano».

E la Nave va, firmato dal brasiliano Diogo Liberano (nella traduzione di Letizia Russo) porta in scena la storia d’amore tra un uomo di 31 anni e uno di 43. Mentre l’uomo più giovane teme il futuro, l’uomo più grande cerca di scappare dal suo passato, segnato da recenti traumi. Il drammaturgo rappresenta la relazione partendo da un dialogo tra l’auto, un’automobile europea omologata per due persone, amichevolmente chiamata “La Nave” e i due innamorati. Si cerca così, grazie al personaggio di Nave, di vivere il tempo che solo una storia d’amore può conoscere. Un tempo altro. «Una storia d’amore imperfetta – spiega il regista – dove l’incontro è subito scontro, la coscienza di uno trema di fronte ai bisogni dell’altro e si comincia a nutrire solo il desiderio marcio di stare insieme, giorno dopo giorno, proprio come si sta in macchina, dove c’è chi è passeggero e c’è chi guida».

Oltre alla realizzazione di produzioni teatrali e un archivio online di nuova drammaturgia italiana e Latino-Americana, BETSUD – Beyondthesud, al suo primo anno di vita, intende promuovere nuovi modelli di gestione e produzione delle imprese culturali italiane in ambito internazionale, e specificatamente nel Latino America, grazie alla collaborazione dei partner internazionali Centro culturale San Martín (Buenos Aires, Argentina), Panorama Sur (Buenos Aires Argentina), Associación para el Teatro Latinoamericano (Buenos Aires, Argentina), il festival Cena Brasil Internacional (Rio de Janeiro, Brasile), Complexo Duplo e Complexo Sul (Rio de Janeiro, Brasile).

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