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Apertura al pubblico della mostra: Diversa/mente

NAPOLI – Il progetto, realizzato dagli studenti del Liceo Artistico di Napoli, ha l’obiettivo di far interagire la comunità degli studenti con l’opera Monumenti dell’artista cinese Liu Jianhua che è parte della mostra Interaction Napoli 2024 prodotta dalla Fondazione Made in Cloister e curata da Demetrio Paparoni.

Infatti per questa edizione, oltre alla principale esposizione all’interno del Chiostro di S. Caterina, sede della Fondazione, la mostra Interaction Napoli ha avuto – tra le location off-site – il LAN dove è stata installata l’opera di Liu Jianhua.

Il tema dell’edizione 2024 del progetto biennale Interaction Napoli è l’Altro e l’Alterità, ed è stato fonte di ispirazione anche per l’intervento realizzato dagli studenti del LAN in dialogo con l’opera dell’artista cinese. Coerentemente con la mission della Fondazione Made in Cloister gli off-site si trasformano e trasformano a loro volta i luoghi. Con DIVERSA-MENTE l’opera Monumenti si adatta allo spazio che la ospita e genera una nuova stratificazione con coloro che lo abitano: gli studenti.

DIVERSA-MENTE è un progetto del LAN, Liceo Artistico Statale di Napoli SS. Apostoli, fortemente voluto dalla dirigente prof. avv. Simona Sessa, è stato coordinato dalle Proff.esse Isotta Bellomunno e Annalisa Pecora.

Il progetto nasce dalla collaborazione con la Fondazione Made in Cloister che ha scelto l’istituto come sede per l’installazione “Monumenti” dell’artista cinese Liu Jianhua, offrendo ad allievi e docenti spunti di riflessione sull’idea della migrazione e dell’accoglienza nonché lo scenario ideale per una personale prova artistica sul tema.

Gli allievi, guidati dai docenti d’indirizzo (discipline architettoniche, discipline plastiche, discipline grafico-pittoriche) si sono cimentati nello sviluppo di un’installazione anamorfica, seguendo l’iter compositivo in tutte le sue fasi: dal rilievo dello stato dei luoghi, all’idea di progetto, per finire con la messa in opera.

Il coinvolgimento dei ragazzi è stato corale e non si è esaurito nell’esercizio della pratica didattica, ma ha avuto seguito nella partecipazione alla componente ludica insita nello strumento anamorfico.

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