Site icon Napoli Village – Quotidiano di Informazioni Online

Itinerari nell’Arte e nella Bellezza – il successo delle visite serali al Museo dell’Identità di Torre Annunziata.

TORRE ANNUNZIATA – Mirella Azzurro (Pres. Archeoclub Torre Annunziata) : “Ben 150 ingressi in un’ora sono la testimonianza, la prova che il Museo dell’Identità di Torre Annunziata non deve chiudere. La cultura deve creare coscienza civile ed andare verso il cittadino. I musei vanno aperti, non chiusi. Le visite notturne hanno dimostrato che con la promozione il consenso c’è. Eppure, questo museo che è nelle sale di Palazzo Criscuolo, di fine ‘800, con opere e reperti rinvenuti nella Villa romana di Poppea, con ogni probabilità dall’1 Gennaio del 2023 rischia la chiusura. Con altre associazioni abbiamo scritto alla commissione prefettizia, in quanto il Comune è Commissariato. Non molliamo e il 24 Settembre terremo GiraOplonti con escursioni in tutta la città per promuovere la cultura. Sarebbe una sconfitta per Torre Annunziata, in quanto sfumerebbe il sogno di realizzare un Polo Culturale al centro. La cultura non si deposita!”.

 

Grande successo per le visite notturne al Museo dell’Identità con proseguimento alla Villa di Poppea.

 

E Sabato 24 Settembre escursioni in tutta la città per GiraOplonti – dalle ore 9.

“Abbiamo registrato una partecipazione di ben 150 persone l’ora nelle visite notturne al Museo dell’Identità, nel cuore della città di Torre Annunziata, organizzate in collaborazione con altre associazioni per l’evento “Itinerari nell’Arte e nella Bellezza”. E’ la dimostrazione che quando c’è promozione la gente risponde. Dunque ha senso tenere il Museo dell’Identità al centro della città, perché in questo modo dimostriamo che la cultura può e deve andare dal cittadino creando una sensibilità diversa. Anzi più che chiudere, ora la gente stessa chiede la permanenza e penso si debba lavorare alla realizzazione di un ampio Polo Culturale. Noi dobbiamo far comprendere che il museo va difeso, deve rappresentare la nostra identità, la cultura va conservata e non va depositata. Siamo preoccupati perché se questi reperti poi vanno in deposito non possono essere più visti dagli studenti, dai turisti. In questo museo ci sono sculture importanti. Ed anche se questi reperti venissero almeno in parte, esposti nella Villa di Poppea si perderebbe un messaggio chiaro: la cultura nella città, la cultura che va verso il cittadino e non il cittadino che va verso la cultura. Avere anche un Museo dell’Identità, un Polo Culturale, ben visibile, nel cuore della città, nel cuore di Torre Annunziata è ben diverso dal non averlo.  I musei rappresentano la palestra della mente e andrebbero aperti non chiusi!”.  Lo ha affermato Mirella Azzurro, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Torre Annunziata, a margine delle visite notturne tenutesi al Museo dell’Identità e alla Villa di Poppea di Torre Annunziata, in Campania, in occasione dell’evento “Itinerari nell’Arte e nella Bellezza”.

 

“E l’itinerario è stato vincente in quanto cittadini e turisti si sono recati prima al Museo dell’Identità per ammirare reperti, opere rinvenute nello scavo della Villa di Poppea e nella seconda parte hanno visitato la stessa villa romana. L’ultimo ingresso è stato alle 22 e 30 al Museo. Ogni visita aveva la durata di circa un’ora. Al Museo le visite erano accompagnate da musicisti e musica dal vivo. Il meraviglioso Museo dell’Identità, situato in splendide sale di Palazzo Criscuolo risalente al 1860, a Torre Annunziata, era stato riaperto nel Maggio del 2021 e inaugurato nel 2016. Ora rischia la chiusura definitiva, anzi l’ultimo giorno di apertura sembrerebbe essere il 31 Dicembre. È un museo di rilievo che conserva in esposizione alcuni dei più importanti reperti archeologici rinvenuti all’interno della Villa di Poppea. Non siamo eventualmente contrari all’eventualità di spostare tali reperti all’interno della Villa di Poppea, anche perché c’è un buon programma di valorizzazione ad opera del Parco Archeologico con il quale lavoriamo in stretto contatto, ma dal Comune non sembrerebbero esserci rassicurazioni sulla possibile sopravvivenza del Museo dall’1 Gennaio del 2023. Dunque il rischio di una chiusura c’è – ha continuato Azzurro – con sale che potrebbero diventare depositi e potrebbe eventualmente sfumare anche l’obiettivo di realizzare il Polo Culturale proprio nel cuore di Torre Annunziata. Dinanzi a questo rischio Archeoclub D’Italia, sede di Torre Annunziata dice che la cultura non si deposita. Il nostro appello è tutto rivolto al Comune, nell’auspicio che si possa rilanciare in partnership con lo stesso Parco Archeologico, l’idea di un grande Polo Culturale a Torre Annunziata. Il Museo dell’Identità chiude l’itinerario di visita che il turista compie partendo proprio dalla Villa di Poppea ed è situato  presso Palazzo Criscuolo in Corso Vittorio Emanuele III, un Palazzo del XIX secolo. Noi però non molliamo e Sabato 24 Settembre invitiamo tutti a GiraOplonti. Accompagneremo turisti e cittadini a conoscere il patrimonio culturale di questa città, perché il compito della cultura è quello di creare una coscienza civile”.

 

Al Museo dell’Identità è esposto ad esempio l’Efebo!

 

“Il Museo espone i reperti più significativi delle ville oplontine. Visitare il Museo dell’Identità significa completare il circuito che inizia con la Villa di Poppea. Ma il Museo fornisce informazioni importanti anche sulla Villa di Crassio ancora non aperta al pubblico.  La prima sala è dedicata proprio alla villa di Crassio, azienda commerciale appartenuta a L. Crassius Tertius,  della quale sono esposte tre anfore con base a punta, utilizzate per il trasporto di vino, olio e cereali, balsamari per unguenti e profumi e alcuni degli Ori ritrovati accanto agli scheletri delle vittime dell’eruzione del 79 d.C. Si tratta di gioielli di eccellente fattura risalenti al I sec.d.C., per lo più realizzati in oro : bracciali e anelli con gemme preziose incastonate – ha concluso Mirella Azzurro –  spesso a forma di serpente, collane corte , in oro o in oro e smeraldi, collane lunghe, del tipo a bandoliera, orecchini a spicchio di sfera o in oro e madreperla. Le tre sale successive consentono di ammirare le sculture in marmo provenienti dalla villa A, per lo più copie romane di originali greci del periodo classico o ellenistico : l’Efebo nudo con mantello, la Vittoria alata, rappresentata nell’atto di scendere in volo, il cratere neoattico, sul cui corpo è raffigurata una danza di guerrieri nudi, il gruppo del Satiro ed Ermafrodito, il Fanciullo che strozza l’oca, due dei quattro centauri rinvenuti, un maschio, che regge un cratere, e una femmina, con cerbiatto catturato sulla spalla. Da notare che i centauri di sesso femminile rappresentano una rarità nel mondo romano dal punto di vista iconografico. La quinta sala espone oggetti relativi all’instrumentum domesticum e lucerne bilicni e monolicni”.

 

Centinaia le persone che lo hanno visitato in poche ore. Musiche dal vivo con al violino Alessandro Paolillo, al flauto Chiara Minucci, al violoncello Michelangelo Carotenuto.

Exit mobile version