NAPOLI – Stamattina, nella sede della Fondazione Premio Napoli, è stato firmato un protocollo di intesa tra la fondazione e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania; la firma è stata posta da Ettore Acerra, direttore dell’U.S.R., e Maurizio de Giovanni, presidente di “Campania legge – Fondazione Premio Napoli”; presente Andrea Mazzucchi, direttore del dipartimento di Studi Umanistici della Federico II e consigliere del sindaco di Napoli.

L’accordo, dal titolo “Chi legge… cresce”, riguarda una serie di azioni integrate in materia di contrasto alla povertà educativa tramite la diffusione della promozione della lettura nelle scuole. Si legge nel protocollo: “La Fondazione Premio Napoli e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania intendono promuovere nella regione la collaborazione, il raccordo e il confronto per il raggiungimento di obiettivi nel campo della promozione del bene-libro e della lettura, nonché favorire la diffusione e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale tra gli allievi della scuola campana, che permettano una interazione sempre più larga, appropriata e qualificata fra il mondo della scuola e le realtà territoriali, sociali e culturali”.

“Chi legge… cresce”, attivo su tutto il territorio regionale, impegna i due enti a collaborare nelle attività di informazione ed educazione in materia di promozione della lettura, nella realizzazione concordata di progetti di apprendimento individuale e di gruppo, nella condivisione di incontri, seminari, percorsi laboratoriali, nonché nella progettazione e realizzazione di iniziative su temi connessi alla promozione della lingua e della cultura italiana.

L’U.S.R. per la Campania promuove le attività connesse ai temi del protocollo presso le istituzioni scolastiche della regione Campania; “Campania legge – Fondazione Premio Napoli” mette a disposizione la professionalità della propria struttura per i progetti formativi e offre un supporto tecnico e organizzativo al mondo della scuola (in allegato il testo integrale).

L’accordo, oltre a prevedere incontri negli istituti tra gli scrittori finalisti del Premio Napoli e altri autori legati a “Campania legge”, già vede un primo risultato: “Campania legge contest”, un progetto per cui gli studenti delle scuole superiori della regione sono chiamati a trasformare i libri letti in un prodotto creativo: fumetto, videogame, sceneggiatura cinematografica, drammaturgia teatrale, opera artistica e altro. Lo studente, il gruppo di alunni o la classe che vincerà la competizione potrà produrre la propria idea (in allegato il progetto).

Soddisfazione, dopo la firma, da parte di Acerra e de Giovanni. “La stipula di questo protocollo esprime la volontà dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania di creare accordi, intese e sinergie con istituzioni culturali di rango per allargare il nostro raggio di attività. In questo caso avviene con la Fondazione Premio Napoli: siamo molto soddisfatti di iniziare un percorso didattico informativo con una realtà di tale prestigio” dichiara Acerra. E aggiunge: “La collaborazione tra l’ufficio che dirigo e la fondazione si concretizza subito nel varo di un progetto di lettura creativa dal titolo “Campania legge contest”: mi sembra un’opportunità stimolante per i giovani del nostro territorio, un modo nuovo per affrontare i testi e magari immaginare un futuro tramite la lettura. Specialmente negli istituti superiori si riscontra un dato negativo riguardo la fruizione di libri da parte dei giovani e in questo senso la tecnologia e la multimedialità possono risultare un ostacolo. Un progetto così concepito, che pure potrebbe riguardare anche l’uso del digitale, può essere un mezzo per trasformare i testi letti e analizzati in altro, in produzioni vicine al mondo dei ragazzi”.

Per de Giovanni il protocollo rientra in pieno nella missione di “Campania legge” di diffondere la lettura nel territorio: “L’idea di una lettura creativa nelle scuole è stata tra le prime attività che si è pensato di lanciare. Crediamo che la lettura, al di là di ogni retorica, possa aiutare alla didattica e all’avviamento professionale; oltre che favorire lo sviluppo dell’immaginazione, tra i principali obiettivi che “Campania legge” vuole realizzare tramite la promozione della parola letta”. Lo scrittore conclude: “Non vedo l’ora di leggere i progetti dei ragazzi e di incontrarli nelle scuole. Saranno i nostri primi partner nella battaglia che conduciamo: meno armi, più libri, specie tra i giovani”.

Per Mazzucchi, direttore del dipartimento di Studi Umanistici della Federico II e consigliere del sindaco di Napoli, “”Campania legge – Fondazione premio Napoli”, in quanto motore culturale, non può non guardare al contesto in cui agisce e questo è un territorio che ha dati drammatici sulla lettura, con le conseguenze che ciò comporta. Non ci può essere alleato migliore della scuola, fulcro di grandi iniziative che portano a sviluppare la concezione della bellezza estetica del libro e ad uno straordinario potenziamento dell’immaginazione, nonché all’acquisizione di competenze utili alla comprensione del presente, dunque alla formazione di una coscienza civile”.

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