NAPOLI – Continua la fervente attività della Fondazione Pietà de’ Turchini, che da sempre mantiene acceso il dialogo con il mondo della ricerca musicologica e storiografica. Nell’ambito delle attività culturali programmate per il 2023, da giovedì 16 novembre propone il suo primo workshop internazionale dal titolo Cantieri tra prassi esecutiva e storia: prime riflessioni su Seicento, Settecento e Ottocento. Presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena fino al 18 novembre si alterneranno le voci di studiosi e accademici con quelle di interpreti di spicco del mondo musicale cosiddetto “filologicamente informato”, quali Marco Beghelli, Elena Bianchi, Anna Bonitatibus, Vincenzo Borghetti, Francesco Cera, Alessandro De Marchi, Stefano Demicheli, Federico Fornoni, Costance Frei, Enrico Gatti, Massimiliano Guido, Valeria Mannoia, Lorenzo Mattei, Renato Meucci, Guido Olivieri, Nicoleta Paraschivescu, Agnese Pavanello, Alice Tavilla, Simone Vallerotonda, Marc Vanscheeuwijck, Giulia Vitale, Iskrena Yordanova.
A presiedere i lavori, il comitato scientifico formato da Rosa Cafiero, Federica Castaldo, Paologiovanni Maione e Angela Romagnoli.
I Cantieri vogliono rappresentare un laboratorio permanente in cui continuare a stimolare la ricerca e a dibattere le sorti della pratica musicale storicamente informata del secondo Millennio. Ogni anno la Fondazione Pietà de’ Turchini inviterà testimoni dell’uno e dell’altro ambito a confrontarsi sullo stato dell’arte, dialogando sulle possibilità esecutive della musica del passato, tra tavole rotonde, conferenze, sessioni di studio e laboratori pratici.
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio dell’Università degli Studi di Pavia, del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli.