Carlo Vannini è un artigiano della musica, uno che la musica l’ha masticata sin da giovanissimo, l’ha studiata, diplomandosi in teoria e solfeggio al Conservatorio di Musica ‘Cimarosa’ di Avellino e laureandosi col massimo dei voti in Canto Jazz presso il Conservatorio ‘San Pietro a Majella’ di Napoli. E la musica attraversa completamente la sua vita, la plasma, la dirige e ne custodisce la chiave di accesso prioritario: per Vannini la musica è un ideale lasciapassare per le sue scelte e per le sue emozioni più profonde, tra le note e le parole, con uno stile netto e definito che fonde la musicalità linguistica partenopea alla tradizione cantautorale ‘classica’, fatta di pause, di lentezza, di riflessioni pacata e durature.
Carlo Vannini si muove in ‘direzione ostinata e contraria’, scegliendo la strada migliore che non è la più breve, ma quella in cui vedi più cose e cadi più volte, in cui senti il dolore e lo vivi e lo doni.
L’album “PUNTO E ACCAPO”
L’album Punto e accapo è la sintesi del primo passo verso il mondo del cantautorato di Vannini: il disco verrà presentato ufficialmente MARTEDÌ 12 NOVEMBRE 2024 (ORE 19.00) negli spazi della Domus Ars di Via Santa Chiara, nel cuore di Napoli. A condurre la presentazione ufficiale del disco sarà il giornalista e scrittore Michelangelo Iossa.
Nel disco trovano spazio alcuni dei più apprezzati musicisti italiani: l’arrangiatore del disco è Giosi Cincotti (fisarmonicista e pianista di tutti i sei brani); alle chitarre Ernesto Nobili, alle percussioni Michele Maione e al contrabbasso Roberto Giangrande. Preziosa la collaborazione agli archi del brano Come quella volta al mare di Arcangelo Michele Caso. L’intero lavoro è stato registrato e missato presso lo studio Megaride da Raffaele De Luca.
L’artista ha voluto raccogliere e ricostruire tutti i brani scritti negli ultimi 15 anni, dando vita ad una commistione con quelli scritti più recentemente e che potessero rappresentarlo ne presente.
Brani diversi tra loro, appunto, ma legati da un filo comune che dà voce alle origini e alle esperienze di Carlo Vannini: dalla musica popolare al jazz, dalla melodia al teatro. Dalle storie che osserva a quelle che vive. Questo è lui oggi: “Punto e accapo”! Perché l’inizio e la fine hanno sempre un profilo incerto, dipendono solo dal nostro modo di guardare e di vivere il percorso nel mezzo.
TRACKLIST
‘A tammurriata d’’a munnezza
L’Amaca
Ammore nun ce sta
Assettato
Come quella volta al mare
Punto e accapo
Il singolo ”Punto e accapo”
Il brano Punto e accapo è una storia che si ripete, tante volte quanti sono i giorni che la raccontano. È la storia di chi, all’interno di una relazione, si porta addosso pensieri e sentimenti repressi, difficili da ingoiare o da comunicare all’altro: un rospo in gola, un mormorio di cose taciute, un’insofferenza reciproca e a volte, gratuita.
Ma è anche la storia di chi, unicamente attraverso l’altro, riesce a trovare quello di cui ha bisogno, in un’altalena continua di desiderio e avversione.
Carlo Vannini | biografia
Carlo Vannini, classe 1989, si è diplomato come attore all’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli diretta da Alvaro Piccardi e Tato Russo. Cantante e polistrumentista, si diploma giovanissimo in teoria e solfeggio al Conservatorio di Musica Cimarosa di Avellino e si laurea col massimo dei voti in Canto Jazz presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.
Tra le sue esperienze teatrali ricordiamo la partecipazione al musical “C’era una volta…Scugnizzi” con la regia di Claudio Mattone e la collaborazione con la compagnia dei Giovani del Teatro Bellini, sotto la guida di Gabriele Russo.
Vannini ha lavorato, inoltre, con Pino Strabioli, con il drammaturgo e regista Mario Gelardi e con il musicista Maurizio Capone; ha realizzato le musiche del film teatrale “La Giostra del Moro” di Carlo Geltrude per il Campania Teatro Festival e del cortometraggio “Gli Spazi Bianchi” arrivando in finale al Roma Film Festival. È insegnante di canto, pianoforte e recitazione in diverse scuole e accademie teatrali, come la Teatro Bellini Factory del Teatro Bellini di Napoli o la Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale.
Per dieci anni ha fatto parte del collettivo che gestiva il Nuovo Teatro Sanità. Nel 2024 pubblica il suo primo album “Punto e accapo” in cui è autore e compositore, grazie al quale riesce a essere scelto tra i nove finalisti, su oltre 400 progetti, del Premio Andrea Parodi dedicato alla world-music.