NAPOLI – Fabrizio Bosso alla tromba e Rosario Giuliani al sassofono, per un combo di raffinata sostanza ritmica.
I due straordinari jazzisti saranno in concerto venerdì 8 febbraio al Moro di Cava dè Tirreni a capo di un quintetto completato da Julian O. Mazzariello al piano, Dario Deidda al basso e Anthony Pinciotti alla batteria (inizio ore 22, info: 3403939561 e publimoro.it). La band proporrà un concerto omaggio a Julian “Cannonball” Adderley ed Art Pepper, due colonne del sax che hanno contribuito a scrivere la leggenda della musica afroamericana.
Rosario Giuliani, sassofonista, nella sua carriera conta con importanti nomi della scena musicale, diretto da Ennio Morricone, Luis Bacalov, Armando Trovaioli, Gianni Ferrio, Nicola Piovani, Ritz Ortolani.
Il suo suono e la tecnica sono influenzati da artisti quali John Coltrane, Charlie Parker, anche se il sassofonista, traendo spunto da questi grandi maestri, ha saputo sviluppare uno stile tutto personale, e un timbro assolutamente nuovo. Il grande compositore italiano Gianni Ferrio lo ha definito il “ragazzo millenote”, scrivendo le note di copertina dell’album di Rosario Giuliani “Tension”, inciso nel 1998 per la Schema Records, tutto dedicato a composizioni per il cinema del maestro e di altri musicisti, riproposti in chiave jazz.
Il suo compagno di palco Fabrizio Bosso, l’alfiere dell’hard bop italiano, è universalmente considerato uno dei migliori trombettisti a livello internazionale grazie al feeling che caratterizza i suoi funambolici assoli, sempre puntuali e ricchi di estro. Se da un fronte si respira aria, appunto, hardpoppista – anche “post” -, dall’altro, quello di Rosario Giuliani, ci sarà pure eclettismo. Una linea di suono multiformata, quella del suo sax alto che che conferirà grande musicalità al quintetto che si esibirà sul palco del Moro, per un percorso emotivo, che nasce dall’incontro umano e musicale che ormai dura da più di un ventennio di due straordinari musicisti.
Al Moro andrà in scena un jazz dal carattere universale, i cinque sapranno costruire atmosfere di ampio respiro, capaci di parlare nel tempo e lasciare imponenti ricordi in chi si pone all’ascolto.