NAPOLI – Il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano, a cura dell’associazione Domenico Scarlatti, prosegue il suo programma con il concerto “Le rose di Arben” di Max Fuschetto e Antonella Pelilli con Pasquale Capobianco (alla chitarra elettrica) e Giulio Costanzo (ai tamburi a cornice), special guest Cosimo Morleo, domenica 19 gennaio 2020 alle ore 11,30 nella Chiesa monumentale di San Severo al Pendino (via Duomo 286).
Max Fuschetto e Antonella Pelilli propongono un inedito cross over di culture dalla tradizione Arbereshe, di matrice balcanica e proveniente dal basso Molise, alla musica del Tirreno attraverso una rilettura di musiche provenienti dalla tradizione musicale napoletana tra cui anche pagine del Barbiere di Siviglia di Paisiello. Un concerto all’insegna della contemporaneità e della tradizione dove si mescolano world music, musica colta, arberesh e popular.
Antonella Pelilli è l’erede di una lunga genìa di cantantesse. Poetessa e musicista, cantante raffinata, nella sua voce, nelle vibrazioni del suo canto, si avverte la stratificazione dei tempi e delle culture dell’Est, del Medio Oriente e anche dell’Opera italiana. La Pelilli insieme al compositore Max Fuschetto danno forma ad una poesia che si fa suono e forma musicale. Le Rose di Arben si arricchisce della presenza e del suono di musicisti d’eccezione come il chitarrista degli “Osanna” Pasquale Capobianco e il leader delle “Percussioni Ketoniche”, Giulio Costanzo, gruppo originalissimo che vede in scena diciotto campane della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone.
Le musiche de ” Le Rose di Arben” hanno affascinato registi e musicisti diventando la colonna sonora di importanti docufilm: “Adriatico” di Cristiana Lucia Grilli (2019) sulle culture balcaniche in Italia, “Dignity” di Monica Mazzitelli (2015), girato in Mozambico, “DERT” dei fratelli Mario e Stefano Martone (2017) che ha registrato il momento post bellico della ex Yugoslavia. Ha raccolto, inoltre, numerose collaborazioni come quella di Andrea Chimenti, presente nel video omonimo realizzato dalla regista Monica Mazzitelli.
Il lavoro sulla tradizione arberesh realizzato dal duo Fuschetto- Pelilli ha ottenuto un significativo responso critico dalle principali testate italiane e magazine di musica. Inoltre, a partire dal 2012, il duo è stato invitato in varie formazioni a festival internazionali e a rappresentare la cultura arbereshe nel mondo come nell’Ottobre del 2015, all’ EXPO di Milano con uno spettacolo realizzato nel padiglione albanese.