NAPOLI (di Raffaele De Lucia) – Dopo il successo di “Ti porto se vuoi”, che ha proiettato Gli Armonika nella TOP100 Italiana, è in uscita, in questi giorni, una nuova canzone per il duo partenopeo.
Si tratta dell’inedita cover di “Kalimba de luna” la popolare canzone di Tony Esposito.
Il brano che quest’anno festeggia i 35 anni di pubblicazione, torna in radio e sulle principali piattaforme digitali in una veste tutta nuova, 3.0.
Dopo la storica cover realizzata da Boney M nell’agosto dell’84 e dopo che nel 2015 Clementino ne utilizzò una versione remixata come base musicale per la canzone “Luna”, oggi Antonio Ucciero e Erika Calì, hanno deciso di “sposare” le sonorità del percussionista napoletano adattandole al loro stile.
Un maltinpot di sonorità partenopee, rap, trap, dance condite da quella vena latina che non guasta mai.
Il brano prodotto dalla Mad Man Factory è stato arrangiato da Gianfranco Voiglio registrato mixato e masterizzato al Mad Man Factory Studio e si fregia dell’etichetta discografica Advice Music Milano.
Ad affiancare Gli Armonika Ernesto Dolvi ( Sax ), Stefano Romano ( Basso ) e Francesco Romano ( Chitarra).
Nella versione degli Gli Armonika, “Kalimba de luna”, è nata con l’idea di dedicare al professor “Bellavista”, Luciano De Crescenzo, un ricordo musicale.
Il video, in formato VHS, per ricordare i miti anni ’80 è stato come per “Ti posto se vuoi” realizzato a Napoli da Peppe De Muro e Mauro di Rosa.
Un rap divertente e irriverente con addirittura un Bellavista che a tu per tu con San Gennaro chiede lo scudetto per la città di Napoli.
“L’idea è nata dopo la scomparsa di Luciano De Crescenzo – spiega Antonio Ucciero – che per anni è stato non solo un punto di riferimento per Napoli, ma anche personale.
I suoi film, la sua filosofia ha sfondato il tubo catodico e ilo grande schermo, hanno condizionato la mia gioventù, ovviamente in positivo, e da “alunno” del professor Bellavista mi sembrava naturale dedicargli un ricordo. Quale migliore occasione se non farlo sulle note di una delle canzoni più belle e allegre che la musica napoletana ha prodotto negli ultimi anni.
Tony Esposito rappresenta non solo un grande artista e un punto di riferimento musicale per noi musicisti, ma anche un esempio di come si possa coniugare la tradizione napoletana con un sound europeo o meglio internazionale anche a distanza di 35 anni”.
“”Kalimba de Luna” era la mia canzone preferita da bambina- sottolinea Erika Calì – un brano cantato a squarciagola con il walk man nelle orecchie. Oggi sono onorata di poter esprimere la mia arte e il mio canto intonando quelle melodie che sono eterne.
Tornando a casa dopo il funerale di Luciano De Crescenzo assieme ad Antonio abbiamo deciso subito di scrivere qualcosa che potesse ricordare al meglio un grande attore ed ecco nascere il nostro rap, allegro, divertente, irriverente, scritto di pancia che identifica, secondo noi, nella maniera migliore la figura del professor Bellavista, che di sicuro immaginiamo a tavola la domenica con San Gennaro a tifare per il nostro Napoli”.