NAPOLI – Il 2022 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli si conclude con un’evidente conferma del trend della ripartenza dopo l’emergenza pandemica.
Gli ingressi sono stati circa 450mila, in crescita del 126% rispetto al 2021. Oltre il 63% del totale sono stati i visitatori paganti.
Soddisfatto il Direttore del MANN, Paolo Giulierini, che analizza l’affluenza dello scorso anno, guardando al futuro.
Inoltre, da un’analisi dei prestiti delle opere del MANN all’estero e in Italia, si può stimare che nel 2022 i capolavori dell’Istituto, provenienti anche dai ricchissimi depositi, siano stati ammirati da quasi 700mila persone.
Oltre 473mila i visitatori della mostra itinerante “Pompeii”, realizzata in Giappone con centocinquanta reperti del MANN; circa 100mila i biglietti staccati a Suzhou per l’esposizione sugli Etruschi; 90mila le presenze tra Pittsburgh e New York per percorsi sempre basati su significativi prestiti del Museo. E non solo: aperta da dieci giorni a Shangai, l’esposizione sulla bellezza, che ha come star la Venere Callipige, ha registrato già 25mila visitatori. Nel 2022 (in alcuni casi concluse anche nel 2023), le mostre con manufatti del Museo in giro per il mondo sono state 43 (23 in Italia, 14 in Europa, 4 in Asia, 2 negli Stati Uniti); nel Bel Paese, da menzionare il successo dell’allestimento “I pittori di Pompei” che, al Museo Civico Archeologico di Bologna, ha fatto registrare da fine settembre 33mila presenze (in mostra, vi sono cento splendidi affreschi del MANN).