Il Tesoro di San Gennaro di tutti e per tutti: due anni di cambiamenti con una rinnovata organizzazione che ha prodotto risultati straordinari e iniziative di accoglienza, inclusione e accessibilità per un Museo proiettato verso il futuro grazie agli investimenti di D’Uva, ai fondi della comunità europea e alla generosità della Fondazione Deloitte.
Da oggi il museo dedicato al Santo Patrono di Napoli si presenta al pubblico rinnovato negli allestimenti e nella fruizione, pronto a soddisfare le esigenze di tutti i visitatori per rispondere sempre più agli standard dei musei internazionali. Diventa uno spazio inclusivo con i nuovi strumenti dedicati all’accessibilità e all’accoglienza realizzati grazie al lavoro e all’impegno della società D’Uva, che da ottobre 2021 gestisce il museo su incarico della Deputazione, e ulteriormente ampliati grazie al supporto della Fondazione Deloitte e dei Fondi della Comunità Europea (PNRR M1C3-3) per la “Rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nel Museo del Tesoro di San Gennaro”.
Due anni di risultati eccellenti che registrano, dall’autunno 2021 all’autunno 2023 un incremento di visitatori del 70%, con un trend in costante crescita. La rinnovata organizzazione è guidata da Ilaria D’Uva, amministratore di D’Uva s.r.l., un’azienda storica del settore culturale, che ha recentemente sviluppato un nuovo modo di intendere la valorizzazione dei musei; la direzione del Museo è affidata a Francesca Ummarino mentre la curatela scientifica alla storica dell’arte Laura Giusti.
“Gli eccellenti risultati di questi ultimi due anni di attività ci spingono a proseguire con passione ed entusiasmo in un’opera di rilancio del museo. Il nuovo percorso intrapreso dalla Deputazione è sempre di più rivolto al sociale, alla fruizione delle opere che compongono il Tesoro a tutte le categorie, alla realizzazione di un nuovo museo inclusivo. – afferma Girolamo Carignani di Novoli, Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro – Siamo partiti con i giovanissimi con il progetto dedicato agli studenti dell’Istituto Statale A. Ristori del quartiere Forcella (che continuerà anche nel 2024), proseguiamo ora con le iniziative di accessibilità e l’eliminazione degli ostacoli per permettere a tutti di godere appieno delle meraviglie contenute nello scrigno della Cappella e continueremo a dedicarci a nuove sfide per impegnarci in progetti sociali dedicati al nostro territorio.”
“Questi risultati sono il frutto di un incontro, anzi di un intreccio di incontri: quello fra la Deputazione e la mia azienda, che si sono intese subito sulla volontà di rendere l’offerta del Tesoro di San Gennaro sempre più ampia, inclusiva e contemporanea, e quello fra me, Francesca Ummarino e Laura Giusti, che ho proposto come direttrice e curatrice del Museo, così da formare un dream team capace di sviluppare la mia idea di valorizzazione museale; insieme a noi lavora un gruppo di persone che, a vario livello, contribuiscono alla costruzione di questo progetto culturale e imprenditoriale. E abbiamo appena cominciato! – dichiara Ilaria D’Uva amministratore di D’Uva s.r.l. – In questa occasione, presentiamo due anni di lavoro silenzioso ed entusiasta ma, soprattutto, presentiamo il programma di accessibilità e di superamento delle barriere sensoriali, cognitive e architettoniche: Napoli è così, accoglie tutti, come ha accolto me, che vengo da Firenze – ma qui lavoro solo con personale e professionisti napoletani. La Deputazione, insieme a me, e alla mia azienda, desidera che il Tesoro faccia lo stesso, accogliendo e includendo grandi e piccini, con tutte le abilità, le appartenenze culturali, le lingue, le religioni e gli interessi.”
Un Museo accogliente e accessibile grazie a una serie di interventi mirati per accompagnare tutti i visitatori alla scoperta del tesoro di Napoli:
• videoguide in LIS a cui si accede in completa autonomia: tramite qrcode si possono guardare i video di due attori professionisti che raccontano nella lingua dei segni le opere del museo;
• audiodescrizioni con testi realizzati ad hoc per facilitare la visita alle persone ipovedenti e cieche;
• accessibilità non soltanto come abbattimento delle barriere fisiche e cognitive ma anche linguistiche: “Un Tesoro di audioguida”, nata a giugno 2022, ideata e prodotta da D’Uva, si arricchisce di ulteriori 6 lingue (cinese, giapponese, coreano, ucraino, russo e portoghese,) in aggiunta a quelle già presenti (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e napoletano);
• un nuovo percorso si affianca al suggestivo racconto tra voci e musica dedicato agli adulti: l’audioguida dedicata ai più piccoli, una speciale narrazione per permettere anche ai bambini di esplorare e conoscere la storia di San Gennaro e di uno dei tesori più preziosi al mondo, accompagnati dalle esilaranti interpretazioni di Patrizio Rispo e Nunzia Schiano;
• la grande novità sono le opere realizzate in 3D e i pannelli tattili: l’incredibile riproduzione della mitra gemmata in scala 1:1 e i pannelli tattili touchstone per riconoscere le forme della collana di San Gennaro, degli ostensori e degli altri doni dedicati al Santo Patrono; nella Real Cappella, grazie al contributo di Deloitte, sono state create la versione in 3D del dettaglio del Paliotto d’argento dell’Altare Maggiore di Gian Domenico Vinaccia, e la traduzione tattile a rilievo del dipinto olio su rame di Jusepe de Ribera. Il lavoro di riproduzione è stato realizzato da Art-Up, una compagine di aziende Sannite, che tramite la digitalizzazione delle opere ha creato modelli dettagliati e aderenti agli originali, con la supervisione scientifica del SAAD-Suor Orsola Benincasa (Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA).
• l’abbattimento delle barriere fisiche e architettoniche, grazie all’inserimento di passamano in ferro, servoscala per accedere al museo e ai bagni, panchine lungo il percorso, scivoli per facilitare l’ingresso e la rimodulazione dei banchi di biglietteria per renderli idonei a più accoglienti;
• piantine di orientamento in ceramica;
• fari letismart, piccoli dispositivi che emanano dei suoni per facilitare il percorso;
• brochure in scrittura nerobraille in cui vengono descritte la Cappella e le Sacrestie;
• pannelli in braille con la descrizione delle sale;
Lo staff del Tesoro di San Gennaro ha seguito, infine, un corso di formazione per l’accoglienza dei visitatori, nonostante gli itinerari siano pensati per rendere la visita del tutto autonoma.
Si ringrazia l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli e della Rete Campania tra le mani per la preziosa collaborazione nella validazione e nell’affiancamento della realizzazione delle varie iniziative. In particolare Vincenzo Massa, coordinatore del Centro Regionale di trascrizione Braille della Campania, Maria Grazia Gargiulo e Carmela Pacelli del SAAD-Suor Orsola Benincasa (Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA) e coordinatrici della Rete Campania tra le mani.
“Fondazione Deloitte nasce oltre 7 anni fa per sviluppare e promuovere iniziative e progetti che abbiano un impatto positivo sulla società nei tre ambiti in cui ha scelto di impegnarsi: cultura, educazione, istruzione e ricerca ed emergenze. Il Sud Italia con il suo straordinario patrimonio artistico-culturale è uno dei territori che Fondazione Deloitte ha maggiormente a cuore. – afferma Mariano Bruno, Senior Partner Deloitte responsabile dell’ufficio di Napoli e Consigliere di Amministrazione della Fondazione Deloitte – Valorizzare le eccellenze della città di Napoli significa sia promuovere l’accesso ai luoghi d’interesse artistico e culturale sia garantire percorsi educativi e di orientamento al lavoro per le nuove generazioni. Le iniziative realizzate nell’ambito del sostegno alla Deputazione del Tesoro della Cappella di San Gennaro dimostrano concretamente come Fondazione Deloitte trasformi in realtà il suo impegno per il Sud.”
“Quando Ilaria D’Uva mi ha chiamato per dirmi che il museo aveva vinto il PNRR per l’accessibilità sono iniziati 6 mesi di grande entusiasmo e di preoccupazione: dovevamo investire i fondi stanziati dalla Comunità Europea in modo ponderato, utile e senza sprechi. – spiega Francesca Ummarino, direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro – Tutte le novità degli ultimi mesi sono state possibili grazie agli investimenti di D’Uva, al finanziamento del PNRR e alla generosità della Fondazione Deloitte ma soprattutto grazie all’aiuto concreto di una serie di persone che con me, Ilaria e Laura Giusti, curatrice del museo, condividono la visione di un Tesoro contemporaneo, accogliente e inclusivo: i Deputati e l’Abate che, in questi due anni, hanno accolto le nostre proposte con partecipazione ed entusiasmo e tutti i ragazzi e le ragazze che lavorano quotidianamente al museo e che dal primo momento hanno sostenuto il cambiamento con passione.”
In questi ultimi due anni, all’aumento dei visitatori del museo si affianca un incremento straordinario del numero di visitatori virtuali: il nuovo sito internet, online da aprile 2022, ha registrato più di 131.000 nuovi utenti e oltre 756.000 visualizzazioni. Analogamente i canali social del museo, in costante incremento, da ottobre 2021 vedono Facebook con una copertura di 540.897 (+ 69.693,2%) e Instagram con una copertura di 154.136 (+111.592,8%). Da ottobre 2022 per avvicinarsi ai più giovani è stato aperto anche l’account Tik Tok, che in meno di un anno ha raccolto 2148 follower, oltre 16.000 like e 307.000 visualizzazioni.
Ancora, grande successo per il bookshop del museo per cui è stato prodotto da D’Uva un nuovo catalogo con un servizio fotografico dell’intera collezione e in cui si affiancano manufatti artigianali provenienti da aziende locali.
Un lavoro di squadra impegna la Deputazione, D’Uva e l’intero team del museo, nella costruzione di una nuova identità culturale del Tesoro, con l’intento di diffondere la conoscenza del culto di San Gennaro e far conoscere un museo in continua evoluzione dove si intrecciano strategie di valorizzazione, attività di sviluppo e ricerca scientifica e dove si lavora costantemente a nuove iniziative culturali, artistiche e sociali.