NAPOLI – “Il Teatro prima del San Carlo: dal San Bartolomeo alla Graziella, l’Opera nell’età Barocca” è il titolo del prossimo appuntamento con “Voci di Memus”, la serie podcast del Teatro di San Carlo che attraverso le voci della comunità racconta la bellezza di un patrimonio comune.
Protagonista nel nono episodio, disponibile on line da domani sabato 27 marzo a partire dalle ore 10.00 sulle piattaforme Spotify, Spreaker e Apple Podcast, è Paolo Mascilli Migliorini, architetto e studioso, a lungo in servizio presso la Soprintendenza e il Polo Museale della Campania.
L’opera in musica arrivò a Napoli soltanto nel 1650, ma in poco tempo divenne uno degli emblemi che diffusero il mito della città nel mondo. Fu adattato per il nuovo spettacolo un vecchio teatro di commedie che sorgeva dietro il Conservatorio della Pietà dei Turchini in via Medina, a poca distanza dal Castello e dallo stesso Palazzo: il Teatro di San Bartolomeo, che fu il teatro d’opera della città dal 1654 al 1734, quando fu abbattuto per costruire il nuovo teatro del re, il San Carlo, e la sua sala fu trasformata nell’attuale chiesa della Graziella. L’architetto Paolo Mascilli Migliorini, che ha curato il restauro della chiesa e ne ha studiato a fondo le origini come teatro, racconta l’epopea di un luogo che vide la nascita e il potente sviluppo di una tradizione operistica napoletana destinata a conquistare il mondo, senza dimenticare i rapporti con il Teatro di Corte del Palazzo Reale, con l’ausilio di suggestioni sonore di musiche che erano state eseguite per la prima volta al San Bartolomeo. Il finale del podcast descrive il passaggio di testimone dall’antico teatro barocco (di cui resta un’unica immagine pubblicata nel Seicento e forse in parte di fantasia), sviluppato in verticale fino a 7 ordini di palchi ma dalla platea e palcoscenico ormai insufficienti, al settecentesco Teatro di San Carlo, giudicato una delle meraviglie del secolo in Europa per acustica e per grandezza.
“Voci di MeMUS” (https://www.spreaker.com/show/voci-di-memus-conversazioni-in-rete )è un ciclo di podcast che racconta il dietro le quinte del Lirico napoletano, l’evoluzione del costume e della società che da sempre ruota intorno al Teatro e agli artisti che hanno popolato le sue stagioni.
Un’apertura virtuale, un racconto “interattivo” fatto da collezionisti privati e personaggi che hanno vissuto il Teatro dall’interno, ma anche da rappresentanti di altri musei e di istituzioni.
Si alterneranno “al microfono” nei prossimi appuntamenti:
Paolo Giulierini, Direttore del MANN; Eduardo Nappi, per molti anni responsabile dell’Archivio Storico del Banco di Napoli; Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina.
“Voci di MeMUS”, progetto di narrazione partecipativa a cura di Giovanna Tinaro e Dinko Fabris, è sostenuto dalla Regione Campania UOD 01 “Promozione e Valorizzazione dei Musei e delle Biblioteche”.