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In Sala Assoli, esperienze musicali tra folk tradizionale e avanguardie

NAPOLI – Mercoledì 6 novembre alle ore 21.00, nell’avvolgente atmosfera della Sala Assoli di Napoli, continua la rassegna Epifonie. I suoni e l’incanto, curata da Marco Stangherlin, un percorso musicale che esplora il confine tra tradizione e innovazione. Sul palco salirà Alessandro “Asso” Stefana, chitarrista e polistrumentista, che presenterà il suo secondo album, uscito a maggio per Ipecac Recordings, etichetta fondata da Mike Patton. L’artista offrirà un’esperienza musicale unica, attraversando una selezione di brani in gran parte strumentali, che spaziano dal folk a sonorità oniriche e ambient. Durante il concerto, Stefana suonerà chitarra acustica, lap steel e organo, creando un’atmosfera immersiva per il pubblico. I biglietti sono disponibili al prezzo di 14,00 €. Info e prenotazioni: 345 467 9142 – assoli@casadelcontemporaneo.it.

Il live si configura come un viaggio di profonda introspezione, toccando temi di grande suggestione. L’album si avventura “dalle terre polverose del folk fino ad innalzarsi alla polvere di stelle”. Non si tratta di un album solo strumentale: verso la fine del disco (e nel live) emerge la voce profonda e fantasmatica di Roscoe Holcomb, figura fondamentale della musica popolare americana del Novecento, recuperata da Asso negli archivi dell’Istituto Smithsonian Folkways. Attorno a essa, l’italiano ha costruito gli arrangiamenti per i brani tradizionali Born and Raised in CovingtonI Am a Man of Constant Sorro e Moonshiner, tre pezzi di grande potenza e suggestione.

Alessandro Stefana, per tutti “Asso”, è un chitarrista, polistrumentista e produttore di Brescia che, negli ultimi due decenni, ha costruito un percorso artistico personale, lontano dai riflettori, ricco di collaborazioni con grandi artisti italiani e internazionali come Mike Patton, Micah P. Hinson, Vinicio Capossela, Calexico, Penguin Café e PJ Harvey. Proprio la straordinaria rockeuse britannica ha voluto manifestare la sua stima per il musicista italiano collaborando, in veste di produttrice esecutiva, alla realizzazione del nuovo disco. Questo album, in gran parte strumentale, si muove dal folk, grazie a una strumentazione di chitarre acustiche, lap steel, organo e violini, per approdare a sonorità oniriche e dilatate.

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