Napoli è una tra le città più antiche al mondo, bellissima e – per certi versi – maledetta.
E’ un luogo incantato, dove si mescolano fede e magia, superstizione e religiosità popolare, miseria e grande ed antica nobiltà.
Una città obliqua, dal cuore antichissimo, capitale del Mediterraneo: conserva vestigia di ogni tipo, greche, romane, egizie, templari, normanne, sveve, angioine, aragonesi, spagnole, francesi, borboniche.
Tutto ciò è possibile leggerlo nell’ultimo lavoro di Giancamillo Trani “I Misteri di Parthenope” edito da Readaction.
Napoli è tra le città più misteriose ed affascinanti d’Europa, tra le poche megalopoli greche abitate ininterrottamente dalla sua fondazione ai giorni nostri, è la città che deve essere ancora rivelata e che cela continue meraviglie storiche ed archeologiche del suo passato, come la sua leggendaria fondazione, talvolta confusa, oscurata, oggetto di nuovi studi e di interpretazioni; ricerche che provano a decifrare la sua immensa e complessa eredità culturale tra commistione e contaminazione.
SINOSSI
Lo spunto che sta alla base della presente pubblicazione è quello di approfondire il controverso rapporto tra fede, superstizione e religiosità popolare nella tradizione partenopea.
La pietà popolare è la tipica espressione di una società che è in transizione, che cambia rapidamente, tanto che non è possibile parlare di passaggio da una cultura tradizionale, a quella definita post moderna, non solo per la mancanza di revisione critica della tradizione, ma anche per la crisi della stessa post modernità che è in atto.
Ne consegue la presenza di una società che permane nella contraddizione e, soprattutto nelle fasce giovanili, nella indifferenza verso i suoi codici morali, vivendo nell’ambivalenza tra radici di identità culturale e apertura alle nuove visioni culturali. Per una larga fascia di popolo, la pietà popolare, rimane una forma di rappresentazione della fede, molto diffusa nella Chiesa di Napoli e rappresenta la fede incarnata
BIOGRAFIA
Giancamillo Trani nasce a Napoli, nel 1962. Dal 1989 lavora presso la Caritas diocesana di Napoli, della quale è stato Vice Direttore dal 2010 al 2022. Esperto del fenomeno migratorio, è stato docente in molti corsi di formazione delle categorie professionali a quotidiano contatto con l’utenza migrante. Nel 2017 il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, l’ha insignito dell’onoreficenza di Cavaliere d’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2021 gli è stato conferito il riconoscimento alla carriera “Labore Civitatis” nell’ambito della XXIII edizione del premio internazionale “The Grand Award to Excellence”.