NAPOLI – Inaugura sabato 20 novembre alle 9:30, la mostra Come pellegrini al Santo Sepolcro, presso il Commissariato Generale di Terra Santa in via Capodimonte 24 a Napoli.
L’interruzione del turismo e dei pellegrinaggi causata dalla pandemia da Covid-19 ha impedito ad appassionati, viaggiatori e fedeli di visitare i luoghi della fede cristiana.
La mostra è un’occasione unica per scoprire il fascino del Santo Sepolcro a Gerusalemme restando a Napoli.
A volere fortemente la mostra in città sono stati la Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro e il Commissariato Generale di Terra Santa di Napoli nelle persone del Dott. Giovanni Battista Rossi, Luogotenente per l’Italia Meridionale Tirrenica OESSG Cav. di Gran Croce e di Fra Sergio Galdi d’Aragona, OFM, Commissario Generale di Terra Santa.
Una mostra straordinaria composta da 14 pannelli che ci accompagna alla scoperta del Santo Sepolcro nei suoi aspetti storici, archeologici e di fede, grazie a un ricco corredo di immagini e ricostruzioni grafiche di National Geographic.
Il «viaggio» parte dalle origini di Gerusalemme e dalla descrizione del Golgota e delle cave di pietra circostanti, luoghi della morte e risurrezione di Gesù. Attraverso le epoche romana, bizantina, islamica e crociata, si svelano le trasformazioni artistiche che hanno modellato la basilica, fino al particolare aspetto ecumenico che ha oggi. L’esposizione giunge ai giorni nostri, quando durante i restauri del 2016, i tecnici che studiavano l’edicola scoprirono i resti del sepolcro intagliato nella pietra. Ma non c’è solo il passato: la mostra parla del Santo Sepolcro oggi, luogo di vita e unità, custodito da diverse comunità religiose, tra cui i francescani, che accolgono i pellegrini.
Per tutti i visitatori sarà inoltre possibile visionare filmati sui Luoghi Santi realizzati dalla Custodia di Terra Santa.
Sede ospitante della mostra sarà per una settimana il Commissariato Generale di Terra Santa, uno degli 84 Commissariati della Custodia di Terra Santa, che opera nei Luoghi Santi per proteggerli e aiutare chi li abita. La mostra proseguirà poi per tutto il periodo natalizio presso l’Ipogeo della Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, grazie alla volontà dell’Ordine del Santo Sepolcro.
All’inaugurazione della mostra parteciperà S.E. Mons. Domenico Battaglia, Arcivescovo Metropolita di Napoli, insieme ad altre autorità religiose e politiche. Dopo i saluti agli intervenuti ci sarà una visita guidata alla mostra a cura dei frati francescani del Commissariato.
Napoli ha uno storico legame con la nascita della Custodia di Terra Santa perché furono i sovrani Roberto d’Angiò e Sancia di Maiorca ad acquistare nel 1333 l’edificio del Cenacolo e i diritti a celebrare al Santo Sepolcro. Clemente VI ratificò il mandato della custodia dei Luoghi Santi. I Commissariati promuovono il legame spirituale dei credenti con Gerusalemme e i pellegrinaggi ai luoghi della salvezza; raccolgono inoltre i fondi necessari al mantenimento degli edifici sacri e delle attività caritatevoli.
L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro ha antiche origini nel Medioevo ed è uno dei due soli ordini cavallereschi che la Chiesa riconosce e tutela. Ha il compito di sostenere le opere del Patriarcato Latino in Terra Santa, è presente in tutti i continenti attraverso le Luogotenenze e promuove iniziative a sostegno della presenza cristiana in Terra Santa.
La Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica, istituita nel 2003, comprende attualmente Campania, Basilicata e Calabria con quasi mille appartenenti.