TORRE DEL GRECO – I quattro altari vanno recuperati e rilanciati: è il parere unanime venuto fuori ieri sera, giovedì 29 dicembre, durante il dibattito “La trasmissione delle conoscenze relative alla festa: un impegno comune”, organizzato al Centro d’Arte Mediterranea di Torre del Greco, dove fino al 31 dicembre si svolge “La festa… c’era una volta”, con il patrocinio della Città Metropolitana (orari di apertura 10.30-13 e 17.30-20.30). Tanti gli interventi, moderati da Gigi Madonna: dopo l’introduzione di Antonio Davide Madonna, che ha evidenziato come “il successo della nostra esposizione è la testimonianza di come la gente reclami il ritorno della festa e come, dopo tanti anni, sia finito il tempo della chiacchiere”, la parola è passata all’assessore alla Cultura Enrico Pensati, collegato da remoto: “Nella mia esperienza da amministratore, ho partecipato a più incontri sul tema, durante i quali è emerso che la festa così come era concepita una volta, cioè in capo al solo Comune, non può essere più riproposta e di come sia utile un lavoro di piena concertazione, che veda pienamente coinvolto il mondo della scuola”. A seguire il sindaco Giovanni Palomba, che ha sottolineato “la piena volontà dell’amministrazione di rilanciare una tradizione importante per la città. Un aspetto testimoniato dal fatto che quest’anno, durante i festeggiamenti per l’Immacolata, sono stati proposti due tappeti realizzati da artisti torresi. Senza dimenticare che il noto attacco hacker che ha interessato il nostro server non ci ha permesso di proporre in questa stessa occasione anche un altare”. “Vanno recuperate in primis le nostre tradizioni – il parere dell’ex sindaco Salvatore Polese – e lo spirito di iniziativa che attorno alla festa ha sempre visto coinvolta tutta la città”.
Aspetto rimarcato anche dalla vicepresidente del consiglio regionale, Loredana Raia: “Ho avuto il piacere di visitare la mostra. L’ho trovata bella ed interessante, capace di riportare alla memoria gli anni della giovinezza, quando mio nonno realizzava i tappeti. Dobbiamo fare in modo che la festa torni ad essere un tratto identitario della città: per farlo, occorre ritrovare quello spirito che ci permise, nel 2018, di celebrare la santificazione di don Vincenzo Romano con una kermesse, dal titolo Devozioni, che vide unite più istituzioni e che ci permise di portare in città artisti di calibro e tanta gente di altri comuni”. L’utilità della riscoperta delle radici è stato il messaggio lanciato da Luigi Mennella, vicepresidente di Gori: “Quando ero ragazzo, vivevo nell’orgoglio di raccontare ai coetanei di altri città della bellezze dell’Ottava. I quattro altari devono tornare ad essere la festa di tutti i torresi”. Presenti anche la consigliera comunale Luisa Liguoro e l’ex assessore Ferdinando Guarino, insieme ad artisti che hanno legato il loro nome alla festa, come Ciro Adrian Ciavolino e Raffaele Panariello, quest’ultimo docente al liceo artistico Degni e autore del tappeto “Preghiera” esposto fino allo scorso 11 dicembre nella chiesa San Filippo.
Intanto, sempre al Centro d’Arte Mediterranea si sta lavorando per raccogliere quanto più materiale possibile legato alla storia della festa su una piattaforma web accessibile a tutti, come è stato spiegato nel corso dell’incontro “Dati aperti e nuove forme di condivisione e promozione del patrocinio culturale”, svoltosi martedì 29 dicembre. Anche per questo, i responsabili della mostra hanno organizzato oggi e domani due giornate denominate “Collection day”, con il proposito di raccogliere quanto più materiale storico possibile legato alla festa.