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La Soprintendenza per la promozione del patrimonio culturale di Napoli

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NAPOLI – Sabato 2 novembre a Palazzo Reale inizia il ciclo di incontri  promossi dalla  Soprintendenza di Napoli per la diffusione di volumi che approfondiscono la conoscenza della tutela e della storia del patrimonio culturale della città di Napoli .

In occasione delle Giornate europee del patrimonio e delle Aperture straordinarie la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per il comune di Napoli promuove un ciclo di presentazioni di libri nell’ambito del progetto “Scritti e Letti per la città”, per la diffusione di volumi di recente pubblicazione che approfondiscono la conoscenza della tutela e della storia del patrimonio culturale della città di Napoli dalla sua fondazione al dopoguerra.

 

Gli incontri si terranno nel salottino pompeiano a Palazzo Reale di Napoli. Il primo incontro, in programma per sabato 2 novembre alle 17.30,  sarà dedicato alla presentazione dei  volumi : “L’alba della ricostruzione” di Giovanna Russo Krauss e “Napoli prima di Napoli” di Daniela Giampaola e Emanuele Greco. Dopo i saluti di Luigi La Rocca, Capo Dipartimento  DiT – Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale, Andrea Pane discuterà sul volume “L’alba della ricostruzione“ di cui ha curato la presentazione. Dopo la devastazione causata dalla Seconda guerra mondiale, l’Italia si trovava ad affrontare il difficile compito della ricostruzione del proprio patrimonio storico-artistico. Il volume si concentra su un arco temporale ristretto, che corrisponde ad una stagione complessa, ma anche esaltante, qui definita “fase eroica della ricostruzione”.

Al centro c’è la figura di Ranuccio Bianchi Bandinelli, archeologo e intellettuale militante, che in questi anni cruciali è nominato Direttore generale delle antichità e belle arti presso il Ministero della pubblica istruzione. A seguire, Teresa Elena Cinquantaquattro discuterà sul volume “Napoli prima di Napoli: Mito e fondazioni della città di Partenope”. Questo libro non si limita a definire la cronologia della città di Napoli, ma illustra le trasformazioni urbanistiche e architettoniche che interessarono il nucleo originario, permettendoci di riscriverne la storia fino all’età romana, epoca a cui rimanda l’eccezionale scoperta del santuario dei Giochi Isolimpici – i Sebastà – che furono delle celebrazioni atletiche e religiose, istituite a Napoli presumibilmente nel 2 d.C, a testimonianza  dell’ammirazione dell’Imperatore Augusto per la cultura greca che Neapolis conservava come nessun altro centro dell’Italia antica e tutt’ora visibile nell’impianto urbano della “città porosa”. Le salette pompeiane il giorno 2 novembre, dopo l’incontro,  rimarranno aperte dalle 19 alle 23.

Il ciclo di incontri continuerà il  7 dicembre alle ore 11.00 con “Le trame degli Aragonesi” a cura di Barbara Balbi e Belisario Corenzio nella sala del Capitolo nel complesso dei Ss. Severino e Sossio a cura di Rosalia D’Apice con interventi di Laura Giusti, Alessio Cuccaro e Concetta Restaino. Il pomeriggio del 7 dicembre alle 17.30 sarà presentato da Riccardo Naldi e Leonardo Di Mauro “La lingua napoletana dell’architettura di Giuseppe Rago” e “Restauri a Napoli tra conoscenza e tutela” a cura di Raffaella Bosso e Barbara Balbi presentato da Claudio Procaccini.

 

Aggiornamenti sulla pagina web https://sabap.na.it/  della Sabap per il comune di Napoli

 

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