NAPOLI (Di Stefano Esposito) – La terra si apre, rivelando il suo segreto sepolto da secoli. Dalle profondità del suolo riaffiorano frammenti di un passato glorioso: un’antica necropoli, tombe dimenticate e l’epigrafe di un gladiatore che il tempo ha custodito, raccontando frammenti di battaglie nell’arena e di un’esistenza segnata dal destino.
A Giugliano in Campania, nella fascia costiera tra Lago Patria e Varcaturo, recenti scavi archeologici hanno portato alla luce tesori dimenticati. Liternum, antica colonia romana situata lungo la Via Domitiana, continua a stupire con le sue scoperte, che si aggiungono alla già nota “Tomba del Cerbero”, decorata con affascinanti raffigurazioni mitologiche, e alla necropoli che ospita tombe ellenistiche e un mausoleo. La notizia è stata riportata sia da Stile Arte che messa in risalto dal noto programma Noos di Piero Angela.
Liternum è un territorio da valorizzare non solo per le sue eccezionali bellezze artistico-culturali, ma anche per quelle naturali. La sua posizione geografica, tra Lago Patria e Varcaturo, offre un’opportunità unica per un’esperienza integrata che unisca storia, archeologia e natura. Tuttavia, la mancanza di trasporti adeguati e di itinerari turistico-culturali dedicati rappresenta un ostacolo allo sviluppo delle sue potenzialità.
Per la sua straordinaria rilevanza storica, archeologica e naturalistica, Liternum meriterebbe il riconoscimento come patrimonio dell’UNESCO. Questo potrebbe garantire una tutela più ampia e una valorizzazione che la trasformi in una destinazione unica, capace di celebrare il passato e di arricchire il presente. Liternum attende il momento di essere scoperta e ammirata come uno dei tesori più affascinanti del nostro territorio.