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“Maschio Alfa: il ritorno del playboy”, il romanzo di Grasselli contro gli stereotipi

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Dopo la disastrosa relazione con una donna d’affari sfuggente e tormentata, uno scrittore scapolo e sciupafemmine attraversa un periodo di profonda depressione e decide di rivolgersi a uno psicologo. La prescrizione del medico è bizzarra. Per guarire e recuperare la gioia di vivere, il paziente dovrà portarsi a letto cinquanta ragazze, il più possibile giovani e carine.

Così comincia il tour de force del protagonista di questo divertente romanzo erotico e sentimentale, l’ultima impresa del seduttore incorreggibile che abbiamo già visto all’opera nei precedenti Fanculo amoreTromba DariaI Maschilisti. Autobiografia erotica e Psycholove.

Ambientato tra New York, Portofino e Roma, oltre che nella sua Reggio Emilia, questo nuovo lavoro di Pier Francesco Grasselli è un romanzo crudo, provocatorio e anticonformista, che piacerà a chi è stufo di quella che lo scrittore chiama «la dittatura del buonismo». «Maschio Alfa: Il ritorno del Playboy è un bel “vaffa” al politicamente corretto e alla Cancel Culture sempre pronta a etichettare come tossico il maschio eterosessuale» assicura l’autore.

Stavolta però c’è una novità: Maschio Alfa: Il ritorno del Playboy non è solo un romanzo, ma anche un’utile rassegna di consigli pratici, tratti dalla personale esperienza dell’autore e da quella di famosi conquistatori di cuori femminili, per sedurre le donne nel XXI secolo. Grasselli infatti affianca alla narrazione della vicenda passaggi in cui sintetizza le tecniche di seduzione dei più famosi playboy di ieri e di oggi, i loro approcci e le caratteristiche che consentivano a questi maschi alfa di spiccare tra gli altri.

«Questo romanzo presenta contenuti ancora più forti e controcorrente dei precedenti, in totale controtendenza rispetto ai trend femministi, demascolinizzanti e filoLgbt imposti dal mainstream in quello che giustamente il generale Vannacci ha chiamato “il mondo al contrario”» dichiara l’autore.

Un romanzo in pieno stile Pier Francesco Grasselli, insomma, in cui l’autore più controverso d’Italia si leva parecchi sassolini dalle scarpe. «Chi ha seguito la mia rubrica settimanale a Sex in the City, la trasmissione radiofonica condotta da Alberto Zanni su Radio Millennium, sa che non vado tanto per il sottile nell’esprimere le mie opinioni» afferma lo scrittore. «Bene, anche in questo libro dico – anzi, scrivo – le cose che penso senza guardare in faccia a nessuno, senza censurarmi in alcun modo, evidenziando gli assurdi del mondo di oggi dalla pandemia in avanti.»

Nota curiosa, il romanzo esce con due copertine differenti: la prima, disegnata a mano come quelle dei precedenti volumi da Silvano Scolari, artista e insegnante della Scuola Comics di Reggio Emilia, illustratore Disney e Marvel; la seconda realizzata da X Studio Design.
«I lettori potranno scegliere la copertina che preferiscono» afferma lo scrittore. «La prima, classica, è in continuità con lo stile delle cover dei precedenti capitoli della saga. La seconda è più arrogante e sfacciata, e ancora più fastidiosa, abbinata al titolo, per un certo tipo di lettori e di lettrici affette dal morbo del politicamente corretto e dalla eterofobia dei giorni nostri.»

Dott. Grasselli, il suo ultimo lavoro editoriale “Maschio Alfa, il ritorno del playboy” ha scosso molto l’attenzione mediatica. Come mai la scelta di affrontare queste tematiche e soprattutto perché andare il contro il “politicamente corretto”?

“Perché, francamente, non se ne può più. Il politicamente corretto, già questo accostamento di parole sa di pecoronismo idiota, è la piaga che sta devastando le menti già inaridite, delle giovani generazioni… e di quelle meno giovani, sulle quali però attecchisce meno, giacché queste ultime sono più abituate a pensare e a mettere in discussione i “diktat” del sistema.
Questo “politicamente corretto”, cioè la paura tremenda di essere offensivi e poco “inclusivi” che oggi ha dato luogo alla dittatura del buonismo e impedisce non solo di chiamare le cose con il loro nome, ma anche di vederle per quello che sono, ha stroncato gli ultimi barlumi di capacità critica nelle generazioni dei click, dei like e delle informazioni in pillole… o dei reel, se preferite”.
Nel libro sono presenti anche utili consigli pratici per conquistare le donne. Come nasce l’idea di inserire questi consigli?
“In questo, il libro si rivolge principalmente ai giovani che oggi faticano terribilmente a rapportarsi con l’altro sesso. Dico sul serio, i ragazzi oggi sono senz’altro più disinibiti, come le ragazze, ma anche molto più alienati, effeminati, insicuri, timorosi di essere indelicati, castrati dal femminismo ipertrofico che demonizza il maschio per principio, confusi sessualmente da assurde ideologie gender promosse da una manica di pervertiti. Sono veramente in difficoltà, altro che maschi alfa, siamo a livello di maschi omega, nella maggior parte dei casi, e le ragazze si lamentano! Così ho ritenuto necessario dare ai maschi, giovani e meno giovani, qualche dritta”.
Secondo lei, perché oggigiorno gli uomini vengono considerati le nuove “donne” e, secondo lei, perché mancano le basi anche di un corteggiamento?
“Beh, adesso non esageriamo, anche se di uomini che diventano donne, o meglio grotteschi simulacri di donne, ce ne sono anche troppi. Sicuramente oggi gli uomini sono molto più insicuri e femminei e le donne di contro sono divenute più maschili, più assertive, più cazzute, statisticamente (e anche più capricciose e instabili). In altre parole abbiamo assistito a uno snaturarsi dell’archetipo maschile e dell’archetipo femminile a causa di un condizionamento culturale costante tendente al lavaggio del cervello che ha fatto più danni che altro.
Come scrivo nel libro, adesso nella maggior parte dei casi a far scoppiare le coppie sono le donne, mentre gli uomini ne costituiscono la parte più affidabile e stabile.
Per quanto riguarda il corteggiamento, è già andato a farsi benedire da un po’. Oggi il corteggiamento classico è considerato ridicolo e sfottuto pesantemente. Un autogol, insomma, nella società del narcisismo e dell’individualismo social mediatico. D’altra parte, vanno forte le strategie, le manipolazioni psicologiche insegnate da molti pseudo guru del rimorchio anche su YouTube. Questo la dice lunga sull’immaturità emotiva della nostra società. Siamo senza dubbio diventati molto più contorti, molto più superficiali, del tutto in balia delle nostre menti iperstimolare e mezze impazzite (o completamente impazzite, come si evince dalle notizie diffuse dai tg), lontani dai nostri sentimenti più profondi, dal nostro volere più profondo. È il male del secolo, e i guru – quelli veri – lo avevano previsto. Fase finale del Kali Yuga. Demoni scatenati. Non scherzo”.
“Maschio Alfa: il ritorno del playboy”, non è l’unico lavoro editoriale. Può parlarci degli altri suoi romanzi e le tematiche che affronta all’interno di essi?
“Beh, ho pubblicato una trentina di libri e sarebbe un discorso molto lungo (lavoro con sette editori diversi e pubblico anche in modo indipendente).
Basti dire che accanto alla produzione strettamente letteraria, sempre molto provocatoria e “piccante”, c’è il filone filosofico esoterico metafisico in cui parlo del rapporto tra spirito e materia e affronto spesso temi all’ordine del giorno approfondendoli maggiormente, analizzandone le cause e le implicazioni metafisiche. In questo giorni, per esempio, sta uscendo “Tempo di Risveglio, Appello all’umanità contemporanea” per le Edizioni Om.
C’è poi la mia produzione poetica, i romanzi iniziatici, i “Classici Moderni” e persino le favole”.
Tra i lavori editoriali, spicca molto il titolo: “Tromba Daria”, perché secondo lei questa generazione tende a dare più importanza al sesso anziché ai sentimenti e lei cosa pensa al tal proposito?
“Oh, quello è un romanzo molto divertente , invece la sua domanda è seria, e le risponderò seriamente, filosoficamente: i giovani sono stati isolati a livello animale ed egoico da tutta una serie di forze all’opera di questi tempi con il fine di separare quello che è lo strato più superficiale e sciocco dell’umano dalla sua interiorità più profonda, che potremmo anche chiamare “anima” e che l’essere umano di oggi, distratto da un bombardamento costante di stimoli superficiali, fisici e psichici, ha smesso del tutto di ascoltare.
Così facendo però l’essere umano condanna se stesso all’infelicità, perché il suo volere autentico, che potrebbe procurargli autentica felicità, non viene a galla, sostituito dalla soddisfazione frenetica di capricci esteriori che non possono procurargli vera soddisfazione, mai. Per ulteriori chiarimenti su temi suggerisco di visitare il profilo Facebook Le Chiavi del Sapere”.
Come mai la scelta di dedicarsi a temi così attuali?
“Perché oggi non si può più stare zitti, occorre “urlare” il dissenso nelle piazze e sui social, altrimenti l’assurdo (come vediamo ogni giorno) prende piede e dilaga. Pensiamo alle ultime Olimpiadi. Pensiamo alla corruzione di Bruxelles. A questa Europa che lavora contro di noi e che ci sta trascinando verso la guerra. Pensiamo a quello che è successo durante la pandemia.
Società come quella americana e inglese secondo me sono allo sbando più completo dal punto di vista dei costumi, e quel che è peggio è che noi stiamo importando da quelle nazioni proprio ciò che le ha traviate – mode nefaste in tema di sessualità, politicamente corretto e censura, promozione massiccia della perversione attraverso tutti i canali mainstreame col consenso di pretesi “educatori” progressisti. Ne vediamo i risultati: non c’è mai stato un periodo storico in cui tanti giovani mostrassero segni di un disagio così pronunciato e fossero in cura da psichiatri e psicologi.
Temo che la nostra civiltà liberista e mercantile sia al capolinea, l’avidità avendo ormai corrotto tutti i settori, dalla sanità all’educazione, per non parlare della politica. Siamo in piena decadenza, per questo è importante opporsi alle pressioni delle forze che tendono a destrutturare la nostra società: in questo modo poniamo il seme di una futura, e sana, rinascita. Si spera”.
Perché la maggior parte delle persone tende a seguire la massa anziché avere una propria idea?
“Le hanno disabituate a ragionare. Oggi moltissime persone, non solo giovani, soffrono di disturbi di ansia e deficit di attenzione, la cui soglia è bassissima. Non meraviglia che abbiano smesso di leggere libri. Non ci riescono!
Solo video e film e serie TV di Netflix oggi. Così però il cervello si atrofizza, si perde la capacità di elaborare e di ragionare, oltre che di immaginare. Così si rendono le persone perfettamente superficiali e manipolabili, incapaci di mettere in discussione il potere”.
Come nasce la passione per la scrittura e quanto tempo ci dedica?
“Nasce quando ero ragazzo e come si evince dalla mole di libri che ho pubblicato le dedico il 100% del mio tempo”.
Dell’ultimo romanzo c’è la possibilità di scegliere due cover diverse tra loro. Come mai questa idea e lei quale preferisce?
“Ora sono addirittura diventate tre, c’è anche l’edizione per lettori più maturi, diciamo. Mi sembrava una trovata originale”.
Tra i suoi romanzi, qual è quello dove si rispecchia di più? E per quale motivo?
“Mi rispecchio in tutti, o meglio vari aspetti di me si rispecchiano in ciascun testo. In ciascuno di noi c’è tutto, sacro e profano, stelle e stalle. Si può coltivare l’uno e l’altro aspetto”.
Ha in mente di scrivere altro? Se sì, su che tematica?
“Ho già ultimato un romanzo incentrato sulla vita di un personaggio molto noto, che ha avuto un ruolo cruciale dagli anni di Tangentopoli in avanti, sia per quel che riguarda il nostro paese sia all’estero, e che è un mio amico personale. Sono certo che farà scalpore perché scopre molti degli “altarini” di quell’epoca… e della nostra”.

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