RAVELLO – Il weekend del Ravello Festival si chiude con il debutto sul palco del Belvedere di Villa Rufolo dell’orchestra Pomo d’oro guidata nella Città della Musica dal suo direttore principale, Maxim Emelyanychev, nome tra i più interessanti che recentemente si sono affacciati alla ribalta internazionale. Musicista preciso e dal piglio sicuro Emelyanychev è artista giovane ma dal carattere e dallo stile già definiti e riconoscibili. Tutto ciò si è espresso anche in questa serata interamente votata al repertorio mozartiano, a partire dalla giovanile Sinfonia n.1 in mi bemolle maggiore per orchestra, K 16 per poi affrontare le più mature Sinfonie n.35 in re maggiore “Haffner”, K 385, e n.36 in do maggiore “Sinfonia di Linz”, K 425. Emelyanychev è sicuramente personalità carismatica sia per il gesto che per il modo di porsi, vuoi per la maniera di coordinare l’ensemble che sul palco di Ravello, accarezzato da una tonificante brezza, ha regalato al folto pubblico un concerto piacevole ed eseguito con maestria e padronanza. Inutile sottolineare la limpidezza dell’esecuzione orchestrale che si conferma come una tra le migliori nel campo della performance storicamente informata. Gli applausi scroscianti e la standing ovation finale il giusto suggello allo serata. (ph Kidea – Caramiello)