NAPOLI -(ph Bruno Ciniglia) La pittura digitale di Mila Maraniello arriva nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli. Una tappa significativa per la carriera della giovane ma già apprezzata digital artist che, dal 28 giugno 2023, con vernissage di apertura alle ore 17, e fino al prossimo 8 luglio, darà vita all’attesa mostra personale intitolata “MyAr”- “Napoli, Mystica et Arcana”. Allestita nello storico Corridoio di San Tommaso, l’esposizione che gode del Patrocinio della Città di Napoli, comprende diciassette opere realizzate dalla lungimirante protagonista di quel moderno e affascinante mondo legato alle tecnologie digitali nella produzione artistica. Curata da Gianpasquale Greco, la mostra illustrerà l’avvicinamento di Mila Maraniello a quei personaggi legati a doppio filo a una Napoli esoterica e misteriosa. Evidenziando quella personale necessità interiore di creare forme e colori superando preconcetti e omologazioni, Mila con i suoi lavori scandaglia i più profondi meandri dell’animo umano. Ispirate a quelle figure scaturite da una Napoli segreta e arcana, tra munacielli, negromanti, fantasmi e storie maledette di sangue e tradimento, le opere della Maraniello lasciano intravedere dei sentimenti drammatici di vita pronti a elevarsi verso passionali artifici pittorici. Partendo dalla filosofia di presenze mistiche e non tangibili e dai personali guizzi sulla tavoletta grafica, l’abile digital artist evidenzia una voglia innata di modernità, unita al bisogno di difendere le tracce di tempi lontani sinonimo di remote identità culturali. In equilibrio tra il passato e il presente, rito e costume, le grafiche in esposizione sembrano protendersi verso l’infinito e l’ignoto fino a raggiungere l’essenza di una Napoli millenaria intrisa di leggenda. Nelle diciassette opere ammantate di fascino e pullulanti di “spiriti” napoletani, in un gioco a tratti inquietante con i morti che rincorrono i vivi, Mila, propone un racconto pittorico fantastico. Una fiaba a colori animata da oniriche trasparenze ed incorporee presenze. Sullo scenario di una Partenope attraversata da impenetrabili personaggi vissuti in epoche antiche, le rappresentazioni digitali della giovane artista regalano dei momenti visivi capaci di porre a confronto l’aldilà con la vita reale. Aggirandosi tra gli anfratti di una cultura popolare satura di miti e credenze, Mila perfeziona un congegno ipnotico per trascinare anche la mente più acuta all’interno di meccanismi psicologici dove le incertezze di oggi pesano come gli spettri del passato.