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Musiche sacre casertane per memoria della Morte nel 1700

NAPOLI – Sarà un concerto breve (circa 20 minuti di musica): per la brevità e per non turbare la severa solennità del luogo non saranno predisposte sedie per il pubblico e non saranno consentiti applausi.

Ad eseguire saranno elementi della Cappella vocale e strumentale “I musici di corte”.

Il concerto è organizzato con la collaborazione logistica della Confraternita del Preziosissimo Sangue di Mezzano che ha messo a disposizione il luogo.

Per chi vorrà, l’appuntamento è fissato alle ore 11.15, ingresso principale (monumentale) del cimitero, così da essere accompagnati e camminare lentamente verso la cappella che ospiterà il concerto, godendosi le splendide architetture revival ottocentesche del cimitero.

“Siamo davvero grati alla Confraternita del Preziosissimo Sangue di Mezzano per l’ospitalità del breve concerto” dichiara Pietro Di Lorenzo, direttore musicale e ideatore dell’evento. “Per la prima volta il cimitero di Caserta troverà la dignità di luogo anche cruciale per costruire il senso di appartenza e l’identità cittadine, oltre che di custode della pietà familiare e individuale. Infatti, il cimitero di Caserta è luogo di memorie, di ricordi perduti di donne e uomini a sconosciuti o personaggi pubblici al loro tempo. Un luogo che è importante iniziare a recuperare e valorizzare, come già accade in molti cimiteri storici italiani. In particolare, la camminata per raggiungere insieme la cappella sede del concerto sarà anche la prima occasione di comunicare le ricerche storiche (in corso di stampa) sviluppate in questi tre anni col Museo Michelangelo e che hanno consentito di ricostruire almeno la datazione di molte delle interessantissime cappelle più antiche, quelle che imitano gli “stile” del passatto. Sono architetture che svelano una qualità sconosciuta ai coevi edifici della Caserta dei vivi, per quel poco che ancora ne sopravvive”.

Il breve concerto sarà di interesse musicale per due inediti: il “miserere” di Sigismondo, scritto per il convento francescano di Maddaloni, forse intorno al 1790, e il “Christus factus est” dell’altrimenti sconosciuto de Franco, composto nel 1772 per il monastero delle monache carmelitane di Capua, monastero che accolse frequenti visite di Carlo di Borbone e Ferdinando IV e delle rispettive mogli.

L’evento sarà un modo nuovo per celebrare la solennità cristiana
di Ognissanti grazie a contenuti culturali di tradizione (ma gradevoli e accessibili), senza appiattirsi sulla festa consumistica di importazione anglosassone.

… dove la musica incontra il suo tempo / 22ma edizione è ideato e organizzato da Associazione Culturale “Ave Gratia Plena” e Associazione Culturale “Francesco Durante”.

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