Mondo della cultura in lutto. È morto a Napoli il maestro Roberto De Simone. Aveva 91 anni. Fu tra i principali protagonisti del rilancio della cultura e della tradizione teatrale e musicale napoletana nel mondo
“Siamo profondamente addolorati per la morte del maestro Roberto De Simone. Napoli perde un riferimento culturale che ha saputo portare nei decenni la nostra città in giro per il mondo, coniugando le antiche tradizioni con una straordinaria attitudine innovativa. A De Simone eravamo strettamente legati, consapevoli della sua grandezza artistica: per i suoi 90 anni, durante i festeggiamenti del Capodanno, a San Domenico Maggiore gli dedicammo un omaggio nell’ambito del progetto ‘Napoli Città della Musica’. Il concerto ‘Natale a Napoli alla Corte di Carlo di Borbone’ – realizzato dall’orchestra La Nuova Polifonia diretta da Alessandro De Simone insieme al coro Ensemble Vocale di Napoli – rappresentò un momento molto emozionante. Napoli e l’Amministrazione comunale ricorderanno De Simone come merita, per il suo apporto alla cultura italiana ed internazionale. Nell’ambito del compleanno per i 2500 anni della città, avevamo già previsto una mostra per ripercorrere la sua produzione al San Carlo”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Il Trianon Viviani ricorda con profondo dolore e commozione il maestro Roberto De Simone.
Il grande intellettuale si è spento lasciando un vuoto incolmabile nel panorama culturale napoletano e internazionale.
Il presidente della Fondazione, Giovanni Pinto, con i consiglieri Igina Di Napoli e Antonio Roberto Lucidi, i membri del comitato di indirizzo Francesco Somma e Rosaria Troncone, il direttore artistico Marisa Laurito e tutto il personale esprimono alla famiglia del maestro De Simone le più sentite condoglianze.
Per Marisa Laurito «si è spenta un’altra luce potente su Napoli con la scomparsa del maestro Roberto De Simone. È stato un genio insostituibile, con cui ho avuto l’onore di lavorare quando ero una giovane attrice. Gli sono molto grata per aver voluto regalare al nostro teatro la sua ultima opera, che nel titolo porta il suo nome Trianon opera. Tra pupi, sceneggiate e belcanto, diretto da Davide Iodice, con la direzione musicale di suo nipote Alessandro. Al maestro dobbiamo grande riconoscenza e amore per tutto quello che ha regalato alla città di Napoli e alle emozioni e alla gioia che ha regalato a tutti noi con le sue splendide opere».
Compositore, musicologo ed etnomusicologo, drammaturgo e regista teatrale, nonché scrittore, Roberto De Simone è stato una figura di straordinaria importanza per la cultura internazionale, che ha dedicato la sua vita alla ricerca, alla valorizzazione e alla reinterpretazione del patrimonio musicale e teatrale della tradizione napoletana.
Nato a Napoli nel 1933, ha segnato indelebilmente la storia culturale del nostro Paese con opere di fondamentale importanza come La gatta Cenerentola, capolavoro che ha rivoluzionato il teatro musicale italiano, e con il suo prezioso lavoro di ricerca etno-musicologica che ha contribuito a salvare dall’oblio importanti tradizioni popolari e il repertorio dell’opera buffa settecentesca.
Il suo legame con il Trianon Viviani è stato significativo: fu proprio lui, a inaugurare la riapertura del teatro nel dicembre del 2002, con una originale riscrittura melodrammatica di Eden teatro di Raffaele Viviani, segnando l’inizio di una nuova vita per questa storica istituzione nel cuore di Forcella.
Quindi Trianon opera, prodotta dal Trianon Viviani con Rai Cultura e trasmesso da Rai5. Questa sua ultima opera è ancòra fruibile su RaiPlay: raiplay.it/programmi/trianonopera
Alla presentazione alla stampa di questo spettacolo, tenutasi il 22 aprile 2021, il Maestro ribadiva alcuni concetti fondamentali della sua poetica: «Io penso che senza l’ironia e il sogno non si possa fare cultura. La figura del Diavolo nel testo teatrale rappresenta la morte dell’immaginario: la cultura contemporanea, con la sua attenzione eccessiva alla tecnologia e a un finto naturalismo, con gli attori che recitano con il microfono, parlandosi addosso anziché declamare, come si faceva nella la tragedia greca, nell’opera e nel vecchio teatro di Pulcinella. Tutto ciò sta uccidendo l’immaginario, che un tempo era alimentato dal teatro e le conseguenze di questo si faranno sentire in futuro». Il suo intervento, che è possibile considerare una sorta di suo testamento artistico, è fruibile sul sito istituzionale del Trianon Viviani, nella sezione web tv: teatrotrianon.org/media/video-conferenza-stampa
“Con profondo cordoglio, ci stringiamo nel ricordo del Maestro Roberto De Simone, un uomo di straordinaria cultura e amore per la tradizione popolare, che ha arricchito la città di Somma Vesuviana con il suo inestimabile contributo alla Festa delle Lucerne, all’antica processione del Cristo morto, al 3 Maggio e alla festa della tammorra. Presto Somma Vesuviana dedicherà una strada al maestro Roberto De Simone. Il Maestro era amico di Giovanni Coffarelli e di Rosa Nocerino, due pilastri della nostra tradizione popolare. La sua passione e il suo impegno nel preservare e valorizzare il patrimonio culturale resteranno sempre un faro per la nostra comunità. Grazie, Maestro, per tutto ciò che ci hai donato. Non lo dimenticheremo! Proprio qualche settimana fa avevamo valutato come Amministrazione Comunale, positivamente la richiesta per il conferimento della cittadinanza onoraria, pervenutaci dalla Consulta Comunale Musicale e dal Centro Studi dell’Archivio storico – Giorgio Cocozza. L’iter era stato portati a termine”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano.
“Splendido e costante era il rapporto tra il Maestro Roberto De Simone e Somma Vesuviana – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – e nell’immediato lo ricorderemo nelle quattro Rassegne Letterarie che sono già in corso nel nostro paese. Lavoreremo però anche ad iniziative specifiche, culturali e sociali, sulla figura di Roberto De Simone. Non escluso che si possa iniziare a ricordarlo con le paranze di canto popolare già dai prossimi Riti della Montagna che avranno inizio dal primo Sabato dopo Pasqua.
Immediata la dichiarazione anche del direttore dell’Archivio Storico Comunale di Somma Vesuviana.
“Proprio a Somma Vesuviana, il Maestro Roberto De Simone conobbe Giovanni Coffarelli, operaio e interprete della cultura popolare locale, il grande cantatore dotato di una potenza vocale e di una forte energia sonora – ha dichiarato Alessandro Masulli, Direttore dell’Archivio Storico Comunale di Somma Vesuviana, nel napoletano – ma anche di Rosa Nocerino, la vera regina della tammorra. De Simone ritornava sempre a Somma Vesuviana, conoscendo ed interpretando antropologicamente la cultura più popolare legata alla festa di Castello e ai riti della Montagna della Settimana Santa”.